DOI Artikel:
Spano, Giovanni: Nuova carta della Sardinia antiqua del Cav. della Marmora
DOI Artikel:Garrucci, Raffaele: Sull' epigrafe di alcuni santi africani
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10805#0012
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In questa carta si vedranno altri diversi tronchi di
strade, che non si osservano nelle carte antiche uscite fi-
nora, e tante nuove città che non furono notate dagli an-
tichi Geografi. Il precipuo scopo di questi non era di
formare una statistica di tutte le città sarde ma solo delle
principali, perchè se quelle poche notate da loro fossero
solamente sorte nella superfìcie della Sardegna, sarebbero
in opposizione col numero degli abitanti che essi stessi e
gli altri autori riferirono (i). Si può dire che ad ogni pie so-
spinto in Sardegna si trovano ruderi antichi romani, e di
altri popoli antichi, e di più in quei luoghi solitarii dove
i geografi non notarono alcun nome di borgo o di città:
non si può dubitare adunque che ivi esistessero popola-
zioni antiche delle quali gli storici e geografi antichi non
fecero memoria. In ciò dobbiamo molto a quell' Antonio di
Tharros che ci diede la statistica delle rovine dei suoi
tempi, ed agli altri Cronisti dei quali si sono scoperte le
loro scritture nel giro di pochi anni. A ciò hanno pure con-
tribuito le ulteriori osservazioni delle traccie delle strade
antiche sulle quali è formata la presente carta, special-
mente le compendiarie che da Castra mettevano a Torres
passando per Plubium , e da Plubium a luliola passando
per Herculem e Cerico, e così via di altre.
G. Spano
sull' epigrafe di alcujni santi africani
Il eh. P. Garriteci ci aveva dimandato un calco sopra la
lapida del R. Museo , da noi pubblicata (Bull. an. III, p.
(\) Sappiamo ora positivamente quanti abitanti faceva la Sardegna sul cadere
la Repubblica Romana dal censimento fatto dal Cronista F.Decastro, Plubiese,
cioè di 2 milioni e mezzo (V. le nostre Illustrazioni sul codice del sec. XV in-
torno alla fondazione di Plubium. Cagl. 1859, p. 9o, ed il cit. Della-Marmora,
ltiner. voi. 2 ) p. 304).
In questa carta si vedranno altri diversi tronchi di
strade, che non si osservano nelle carte antiche uscite fi-
nora, e tante nuove città che non furono notate dagli an-
tichi Geografi. Il precipuo scopo di questi non era di
formare una statistica di tutte le città sarde ma solo delle
principali, perchè se quelle poche notate da loro fossero
solamente sorte nella superfìcie della Sardegna, sarebbero
in opposizione col numero degli abitanti che essi stessi e
gli altri autori riferirono (i). Si può dire che ad ogni pie so-
spinto in Sardegna si trovano ruderi antichi romani, e di
altri popoli antichi, e di più in quei luoghi solitarii dove
i geografi non notarono alcun nome di borgo o di città:
non si può dubitare adunque che ivi esistessero popola-
zioni antiche delle quali gli storici e geografi antichi non
fecero memoria. In ciò dobbiamo molto a quell' Antonio di
Tharros che ci diede la statistica delle rovine dei suoi
tempi, ed agli altri Cronisti dei quali si sono scoperte le
loro scritture nel giro di pochi anni. A ciò hanno pure con-
tribuito le ulteriori osservazioni delle traccie delle strade
antiche sulle quali è formata la presente carta, special-
mente le compendiarie che da Castra mettevano a Torres
passando per Plubium , e da Plubium a luliola passando
per Herculem e Cerico, e così via di altre.
G. Spano
sull' epigrafe di alcujni santi africani
Il eh. P. Garriteci ci aveva dimandato un calco sopra la
lapida del R. Museo , da noi pubblicata (Bull. an. III, p.
(\) Sappiamo ora positivamente quanti abitanti faceva la Sardegna sul cadere
la Repubblica Romana dal censimento fatto dal Cronista F.Decastro, Plubiese,
cioè di 2 milioni e mezzo (V. le nostre Illustrazioni sul codice del sec. XV in-
torno alla fondazione di Plubium. Cagl. 1859, p. 9o, ed il cit. Della-Marmora,
ltiner. voi. 2 ) p. 304).