Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (6.1860)

villaggi, pure se guardiamo i residui di antichità che passo
passo vi si trovano, è da credere che nell' epoca romana
fosse pieno di ville o di pagi. Quel sito era attraversato
dalla strada che da Tharros metteva in Cornuse questo
sito di GUirreiy dove fu trovata la statuetta viene quasi a
cadere a metà della distanza tra le due città. Quindi è
probabile che nel medesimo vi fosse qualche stazione mi-
litare, o qualche oppido di molto riguardo, attesi i visibili
ruderi che vi sono rimasti (i).

G. Spano

annotazioni al catalogo
della raccolta archeologica sarda
del cai*, spano

Quei gentili e cortesi Sardi, che in numero grande fe-
cero dono di parecchi oggetti antichi scoperti nell' Isola ,
al mentissimo Direttore del Bullettino Archeologico sardo,
il quale ne fece dono al R. Museo d' Antichità di Cagliari,
pare che fossero come presaghi del generoso divisamento
di esso; ed ora saranno vie più lieti del fatto loro. A me
non è dato di fare altro , per congratularmi coli' illustre
donatore, che di rilevare il pregio di alcuni di quegli og-
getti , che più. mi colpirono nel dar che feci la prima ra-
pida scorsa al Catalogo medesimo.

Pregevolissima si è la diota Rodia portante in una delle
sue anse il nome del figulo NTSIoy, e nell' altra la data

(l) fi sullodato Della Murraora (Ilin. v0l. i} p. 113) notava anche . un sito
detto Su Anzu in cui si vedono ruderi di costruzioni romane resti di mosaico,
di vasche e di acquidoso, che attribuisce a qualche villa di campagna dipen
dente da Cornus,