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VIII.
COME S' ACCONCIA IL DIAMANTE.
Da poi che noi abbiamo ragionato assai delle tre
gioie, cioè il rubino, lo smeraldo e zaffiro, ora ci è di ne-
cessità il ragionare a lungo del diamante, perchè, se bene
il diamante si dice che somiglia all' acqua, non pensi nes-
suno che quest' acqua sia senza participare di colore, sì
come si dice che doverria essere la buona acqua. Dicono
che la buona acqua ha da essere senza colore, senza
odore e senza sapore, imperò e' si vede dell' acque che
hanno odore, colore e sapore; così sono li diamanti, ra-
gionando universalmente di tutta la sorte di essi. Egli è
bene il vero che eglino non hanno nè sapore nè odore,
ma io ne ho visti di tutti e colori che ci mostra la na-
tura; e solamente dua io ne voglio allegare, i quali erano
tanto begli, che io non credo che si potessi immaginare
cosa di tanta bellezza: il primo si era in nel regno del
papa, nel tempo di papa Clemente; questo si era un dia-
mante veramente di colore incarnato, et era nettissimo
e limpidissimo, e brillava che pareva una stella, tanto
grato agli occhi dell' uomo, che gli altri diamanti puri e
senza colore a presso a questo perdevano di gratitudine.
Un altro ne viddi a Mantova, il quale era verde, e di
modo verde che pareva uno smeraldo di poco colore, ma
gli aveva in sé quella virtù del brillare sì come hanno
gli altri diamanti, la qual virtù non si dimostra negli sme-
raldi, di modo che pareva uno smeraldo, e pareva più
bello di tutti gli smeraldi. E se bene io ne ho visti di
tutti gli altri colori, e' non mi è parso ragionare di altro
che di questi dua.
Ora discorreremo un poco di particella del modo
che quelli si conciano, cioè che di rozza forma e' si ridu-
VIII.
COME S' ACCONCIA IL DIAMANTE.
Da poi che noi abbiamo ragionato assai delle tre
gioie, cioè il rubino, lo smeraldo e zaffiro, ora ci è di ne-
cessità il ragionare a lungo del diamante, perchè, se bene
il diamante si dice che somiglia all' acqua, non pensi nes-
suno che quest' acqua sia senza participare di colore, sì
come si dice che doverria essere la buona acqua. Dicono
che la buona acqua ha da essere senza colore, senza
odore e senza sapore, imperò e' si vede dell' acque che
hanno odore, colore e sapore; così sono li diamanti, ra-
gionando universalmente di tutta la sorte di essi. Egli è
bene il vero che eglino non hanno nè sapore nè odore,
ma io ne ho visti di tutti e colori che ci mostra la na-
tura; e solamente dua io ne voglio allegare, i quali erano
tanto begli, che io non credo che si potessi immaginare
cosa di tanta bellezza: il primo si era in nel regno del
papa, nel tempo di papa Clemente; questo si era un dia-
mante veramente di colore incarnato, et era nettissimo
e limpidissimo, e brillava che pareva una stella, tanto
grato agli occhi dell' uomo, che gli altri diamanti puri e
senza colore a presso a questo perdevano di gratitudine.
Un altro ne viddi a Mantova, il quale era verde, e di
modo verde che pareva uno smeraldo di poco colore, ma
gli aveva in sé quella virtù del brillare sì come hanno
gli altri diamanti, la qual virtù non si dimostra negli sme-
raldi, di modo che pareva uno smeraldo, e pareva più
bello di tutti gli smeraldi. E se bene io ne ho visti di
tutti gli altri colori, e' non mi è parso ragionare di altro
che di questi dua.
Ora discorreremo un poco di particella del modo
che quelli si conciano, cioè che di rozza forma e' si ridu-