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Bibliotheca Hertziana [Hrsg.]; Bruhns, Leo [Gefeierte Pers.]; Wolff Metternich, Franz [Gefeierte Pers.]; Schudt, Ludwig [Gefeierte Pers.]
Miscellanea Bibliothecae Hertzianae: zu Ehren von Leo Bruhns, Franz Graf Wolff Metternich, Ludwig Schudt — Römische Forschungen der Bibliotheca Hertziana, Band 16: München: Schroll, 1961

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https://doi.org/10.11588/diglit.48462#0193

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La «Madonna di Foligno» di Raffaello

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128. Raffaello, «La Madonna di Foligno», particolare:
parte superiore destra, prima del restauro

128a. Raffaello, «La Madonna di Foligno», particolare: parte
superiore destra, dopo l’asportazione delle vernici e dei ritocchi
antichi

Secondo il rapporto dei commissari e altri documenti d’archivio finora rimasti inediti12, il quadro era
deturpato da varie lesioni del supporto ligneo, mentre il colore, giä caduto in alcune parti, era in altre
sollevato in modo tanto pericoloso da consigliarne non il consolidamento, ma adirittura il trasporto su
tela, cid ehe fu eseguito con grande cautela e ottimo risultato. Il lavoro durd, come si desume dalle carte
stampate in appendice, dal 12 maggio 1800 al 21 dicembre 180113.
Nel 1815, in seguito a una decisione del Congresso di Vienna, la Francia di Luigi XVIII restitui allo Stato
Pontificio quasi tutte le opere d’arte asportate dal Direttorio diciott’anni prima, e fra queste anche la
«Madonna di Foligno»14 ehe, venduta alla Santa Sede dalle monache cui apparteneva, venne collocata il
3 aprile 1816 nella Pinacoteca Vaticana, allora creata nelle sale dell’Appartamento Borgia. Il prezzo fu di
1000 scudi e di venticinque anni di esenzione dalle fasse15.

chiesa di San Francesco a Perugia, anch’essa trasportata a Parigi e oggi esposta nella Pinacoteca Vaticana. Su quest’ultimo
restauro, cfr. D. Redig de Campos, L’Incoronazione della Madonna di Raffaello e il suo restauro, in Fede e Arte, VI (1958),
pp. 343-348. Sui restauri del Louvre sotto il Direttorio, cfr. G. Emile-Mäle, Jean-Baptiste-Pierre Le Brun (1748-1813). Son röle
dans l’histoire de la restauration des tableaux du Louvre, in Paris et Ile-de-France, Memoires, VIII (1956), pp. 371-417.
12 Devo la comunicazione di questi importanti documenti, tratti dagli Archivi dei Musei Nazionali di Francia, al Signor Germain
Bazin, Conservatore-Capo del Dipartimento delle Pitture del Museo Nazionale del Louvre. La Signorina Gilberte Emile-Mäle,
Assistente tecnica, incaricata dal Centro Nazionale di Ricerche scientifiche di indagare la storia dei restauri dei quadri di quella
raccolta, li ha riuniti, trascritti e annotati. Ringrazio vivamente questi colleghi e amici, ehe hanno avuto la cortesia di consen-
tirmene la prima pubblicazione in appendice al presente lavoro.
13 Queste date risultano con grande esattezza dai documenti stampati in appendice, fra i quali si troverä anche una minuziosa
relazione sullo stato del dipinto al suo giungere in Francia.
14 La tela fu rispedita in Italia arrotolata, come risulta da un elenco manoscritto delle opere d’arte restituite, conservato nell’Archi-
vio dei Musei Vaticani (Cartella V, 1815, doc. 8). 15 Cfr. Faloci-Pulignani, op. cit. (1932), p. 88.
 
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