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Bibliotheca Hertziana [Editor]; Bruhns, Leo [Honoree]; Wolff Metternich, Franz [Honoree]; Schudt, Ludwig [Honoree]
Miscellanea Bibliothecae Hertzianae: zu Ehren von Leo Bruhns, Franz Graf Wolff Metternich, Ludwig Schudt — Römische Forschungen der Bibliotheca Hertziana, Band 16: München: Schroll, 1961

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https://doi.org/10.11588/diglit.48462#0445

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Note su alcuni prodotti grafici italiani

441

313. Gian Batt. Falda, La Fontana del
Tritone, Acquaforte


dalla quäle s’alzano due zampilli curvi ricadenti in fuori, e l’apice ornata col suo lungo zampillo verticale.
L’effetto di questa creazione e mirabile, le linee curve e sinuose degl’intagli e delle figure le danno una
grazia ineffabile ehe prelude alla decorazione architettonica del Settecento.
Questa fontana, nella quäle vediamo le due figure sedute nella parte anteriore, apparisce di tipo monofac-
ciale, cioe doveva esser destinata ad esser collocata entro una nicchia o sotto un arco; perche in alto e
accennata una sagoma di arco poggiato su due pilastri. Una concezione simile e quella dei due Tritoni
lottanti con un grande pesce dalla cui bocca precipita l’acqua, disegno della Kunstbibliothek di Berlino,
Brauer Wittkower 35, per una fontana architettonica. Ma in questo bozzetto, dove le figure sembrano
altorilievi, coll’acqua ehe cade soltanto davanti, tutto e concepito ed armonizzato in funzione architetto -
nica, la mezza vasca abbraccia i pilastri dell’arco. 11 Voss8 ha accennato all’effetto «pittorico » della fontana
ed alla possibilitä d’una sua funzione decorativa nella cornice d’un parco. Egli cita un quadro di Abraham
Begi n conservato a Vienna nella Collezione Matsch9, in cui la bella fontana e collocata in un parco
fantastico, racchiusa da lussureggiante vegetazione, dinanzi brucano due capre. 11 disegno di Milano,
invece, pur mostrando le tazze ed i getti d’aequa soltanto facciali e laterali, come si conviene entro uno
spazio ristretto, ci da l’illusione della profonditä e della composizione circolare.
Questo primo pensiero, nel quäle il Bernini aveva creato una composizione alquanto distante da quella
definitiva, e subito modificato dal secondo disegno, nel quäle il grande scultore e arrivato quasi all’ultima
forma. Dalla stessa roccia di supporto due delfini simmetrici, colle bocche volte ai lati, intrecciano
geometricamente le lunghe code per sostenere la tazza centrale a pieghe curve. Al centro, su una base
simile alla prima, e inginocchiato il Tritone nello stesso atteggiamento della scultura e suona la conca dalla
quäle s’innalzano tre getti d’aequa, uno verticale al centro e due curvi ai lati. Pud darsi ehe anche questo
progetto fosse concepito monofacciale, perche si vedono soltanto due delfini ne se n’immaginano altri,
il Tritone e leggermente volto a destra, e non di faccia come nella fontana. A mio parere, questa compo-
sizione e piü pittorica ehe scultoria; nella parte posteriore, dove per l’equilibro avrebbe dovuto trovarsi
il terzo delfino, non avrebbe fatto un bell’effetto la schiena di tre quarti della figura. Aggiungiamo ehe le
due code delle sue gambe sono divaricate in larghezza e disposte quasi simmetricamente, e ehe i getti
d’aequa curvi sono laterali. Altra differenza dall’esecuzione definitiva e la mancanza dello stemma e della
tiara, ne si vede dove avrebbero potuto esser collocati. Tutto questo ci fa pensare ehe la fontana non sia
stata progettata per esser collocata in una piazza, ne per commissione di Urbano VIII, ma ehe cid
8 Op. cit., p. 109, n. 1.
9 Bipr. in « Oesterreichische Kunsttopographie», Wien, II, 1908, p. 418, n. 526.
 
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