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Der Sturm: Monatsschrift für Kultur und die Künste — 13.1922

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Siebentes und Achtes Heft
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Walden, Herwarth: Umberto Boccioni
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https://doi.org/10.11588/diglit.47210#0129

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DER STURM
MONATSSCHRIFT / HERAUSGEBER: HERWARTH WALDEN

Umberto Boccioni
Der Name Boccioni bedeutet für Italien
und damit für Europa die Befreiung von
der Auffassung der Kunst als Kunstgeschichte.
Die Durchschnittsmaler der ganzen Erde
lebten und leben seit Jahrhunderten von
den Meistern der Renaissance, alle die un-
zähligen Schüler und Schülersschüler wür-
den von der Kunstgeschichte zu Meistern
ernannt, ihre Kopien der wenigen wirklichen
Meister in sämtlichen Museen und staatlichen
Instituten dicht nebeneinander und über-
einander aufgehängt. Die Rahmen vergol-
deten verbräunte Bilder und die Namen
ihrer Macher wurden in das goldene Buch
der Kunstgeschichte sorgfältig notiert. Rah-
men und Bücher sind geduldig. Der Satz
des Buches der Kunstgeschichte bleibt ewig
stehen und das Gold der Rahmen wird nach-
geblättert. So wirken die Bilder, so werden
die Bilder immer verbräunter, bis der ge-
sunde Mensch über die Farbe wischt, die
Schminke ist. Boccioni fuhr mit seiner
starken Hand durch die Galerien Italiens,
der Staub von Jahrhunderten fiel hinunter,
die sogenannte alte Kunst war tot und da-
mit das Geschäft Italiens. Museumsdirektoren
und Hotelwirte protestierten. Die Gebilde-
ten der ganzen Erde waren entrüstet.
Weil Einer gerüstet in den Kampf zog.
Die Gebildeten taten, was Entrüstete tun:
sie schrieen. Der Sieger ist stets unbeliebt
Die Gebildeten fühlten sich der Schätze
ihres Gedächtnisses beraubt. Sie hatten den
ganzen Satz des dicken Buches auswendig
gelernt. Die wohlgezählten Namen sollten
nicht einen Centesimo wert sein. Wo doch
jede namenlose Madonna namenlose Heere
von Deutschen und Engländern nach Italien
zog. Alle Börsen waren ihnen geöffnet. Und da
zu jedem Geschäft ein guter Name gehört,
wurde Italien zur Kunstbörse der Welt er-

Umberto Boccioni
II nome di Boccioni significa per l’Italia e
per l’Europa la liberazione della concezione
dell’arte come storia dell’arte. I pittori
mediocri di tutto il mondo si sono nutriti
e si nutrono da secoli dai maestri del
rinascimento; tutti questi innumerevoli
allievi e allievi degli allievi sono stati
chiamati maestri dalla storia dell’arte; le
loro copie di pochi veri maestri sono state
appiccicate una accanta all’altra e una
sopra l’altra in tutti i musei ed istituti
dello Stato. Le cornici dorate davano
risalto ai quadri oscuri e i nomi degli
spennellatori de questi quadri sono stati
annotati con molta cura nel libro d’oro
della storia dell’arte. Le cornici e i libri
sono molto pazienti. Le lettere del libro
della storia dell’arte rimangono e l’oro
delle cornici puö essere sempre controllato.
Cosi le cornici dei quadri fanno sempre
bello effetto mentre le pitture diventano
piü oscure. Finchö un uomo con la testa
sulle spalle spazza questo colore ehe non
e altro ehe trucco. — Boccioni ha spolverato
colla sua mano forte tutte le gallerie d’Italia;
la polvere e caduta. La cosi detta vecchia
arte era morta e con questa tutti gli affari
d’oro dei mercanti italiani. I direttori dei
musei e i proprietari degli alberghi hanno
protestato. I cosi detti competenti di tutto
il mondo si trovarono disarmati. Poiche
uno entra in campo armato, i competenti
fecero quello ehe fecero i disarmati: gri-
darono con grandi clamori. Ma un vinci-
tore e sempre malvisto. I competenti
d’arte si sentirono rubati i tesori della
loro erudizione. Avevano studiato a me-
moria fino in fondo il grosso libro. I
nomi cosi ben quotati non dovevano piü
costare un centesimo. E dire ehe ogni
sconosciuta madonna attirava in Italia un
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