ha luccicato,
e luce
luce
luce
la bimba ora si scuce
tutta dentro il suo riso.
Guglielmo Jannelli
Strawinsky
La nebulosa scoppia,
esce il semibarbaro
vestito a colori di Pasqua
e canta e danza mistico
e nel ballo rapina
alni, betulle, larici.
Tutto e fiera e mercato e carosello
e l’organino s’impasta con l’intonarumori
e piove wodka pura
e s’accendono, alle faville di pipa,
i fuochi d’artifizio
e l’orchestra arde a’ suoi legni.
Tutto e girandola d’archi
e le trombe zampillano razzi
alle costellazioni
e i tamburi petardano
e i tam-tam
guancian gli astri in tremendi colpi d’oro.
Tutto ruota a vertigine,
l’idiozia mugika
vomita cacofonie divine,
la notte immalinconisce di lumi
lenti come catene viventi nella steppa.
Pace! E notturno, o Terra Nera!
Ma la musica romba del cratere rosso
ehe non si spegnerä.
Paolo Buzzi
La fontana malata
Glof, clop, doch,
clöffete,
clöppete,
clöcchete,
chchch . . .
E giü nel
cortile,
fontana
malata;
ehe spasimo,
sentirla
tossire!
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace,
di nuovo
tossisce.
Mia povera
fontana,
il male
ehe hai
il core
mi preme.
Si tace,
non getta
piü nulla,
si tace
non s’ode
rumore
di sorta . . . :
Che forse . . .
ehe forse
sia morta?
Che orrore!
Ah, no!
Rieccola,
ancora
tossisce.
Clof, clop, doch,
clöffete,
clöppete,
clöcchete,
chchch . . .
La tisi
l’uccide.
Dio Santo
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
ma tanto!
Che lagno!
Ma Habel,
Vittoria!
Correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide
quel suo
eterno
tossire!
Andate,
104
e luce
luce
luce
la bimba ora si scuce
tutta dentro il suo riso.
Guglielmo Jannelli
Strawinsky
La nebulosa scoppia,
esce il semibarbaro
vestito a colori di Pasqua
e canta e danza mistico
e nel ballo rapina
alni, betulle, larici.
Tutto e fiera e mercato e carosello
e l’organino s’impasta con l’intonarumori
e piove wodka pura
e s’accendono, alle faville di pipa,
i fuochi d’artifizio
e l’orchestra arde a’ suoi legni.
Tutto e girandola d’archi
e le trombe zampillano razzi
alle costellazioni
e i tamburi petardano
e i tam-tam
guancian gli astri in tremendi colpi d’oro.
Tutto ruota a vertigine,
l’idiozia mugika
vomita cacofonie divine,
la notte immalinconisce di lumi
lenti come catene viventi nella steppa.
Pace! E notturno, o Terra Nera!
Ma la musica romba del cratere rosso
ehe non si spegnerä.
Paolo Buzzi
La fontana malata
Glof, clop, doch,
clöffete,
clöppete,
clöcchete,
chchch . . .
E giü nel
cortile,
fontana
malata;
ehe spasimo,
sentirla
tossire!
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace,
di nuovo
tossisce.
Mia povera
fontana,
il male
ehe hai
il core
mi preme.
Si tace,
non getta
piü nulla,
si tace
non s’ode
rumore
di sorta . . . :
Che forse . . .
ehe forse
sia morta?
Che orrore!
Ah, no!
Rieccola,
ancora
tossisce.
Clof, clop, doch,
clöffete,
clöppete,
clöcchete,
chchch . . .
La tisi
l’uccide.
Dio Santo
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
ma tanto!
Che lagno!
Ma Habel,
Vittoria!
Correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide
quel suo
eterno
tossire!
Andate,
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