Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (4.1858)

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parimenti d' oro : che la collana era formata di sottil filo
d'oro e di piccoli globetti di color turchino, che a lui
sembravano di vetro colorato , uniti insieme a guisa quasi
di rosario : che 1' anello nel luogo della gemma aveva scol-
pito un cavallo , ed era molto piccolo, a modo che non
istava che al dito mignolo d'una ragazza: che quantunque,
dopo averli veduti ed esaminali , egli avesse cercato di
acquistare l'uno e l'altro, pure non vi era potuto riuscire.

P. Martini

AGGIUNTA ALLA TAV. I DEGLI ORI DI THARROS

Il eh. Prof. Orcurti, primo assistente al R. Museo Egi-
ziano di Torino , che onora questo Bullettino di molti suoi
dotti articoli, ci ha mandato alcune brevi aggiunte e ret-
tificazioni sopra la Tav. I. degli oggetti d'oro di Tharros,
da noi illustrati alle pag. 33 e 69 di quest'anno. A noi,
che poco fidiamo nelle nostre forze , ci riescono grate ol-
tre modo queste osservazioni che tendono al progresso ed
a stenebrare le verità della scienza, e specialmente quando
trattasi di uno il quale è profondo Maestro nella lingua
egiziana , e nei misterii d' Iside, al di cui giudizio bisogna
sottopporre il nostro. Ecco quanto egli si faceva ad osservare.

« La gemma del num. 23 non può contenere il nome del-
l' artefice , perchè il segno che porta inciso non è un ge-
roglifico fonetico, ma un qualche simbolo che serve di fre-
gio, come si trova ad un dipresso nel num 21, 2 3 della colle-
zione degli scarabei pubblicati.da Klaproth, ed in alcuni altri.

Quanto alla lamina num. 24, ha veramente alcuni segni
fonetici nel mezzo. Vi è il disco del sole che si pronunzia
re o ra, tra due penne di struzzo, simbolo della giustizia