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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Spano, Giovanni: Stele mortuarie di bronzo
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0022

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In alcune sepolture dette dei Giganti abbiamo potuto
osservare simili pietre in cui vi è scolpita una rozza fi-
gura umana , come la presente trovata nel Nuraghe Fio-

rosu, vicino a Ploaghe, la qual pietra era posseduta dal
fu not. Ambrogio àrnica.

Ma questi segni diversi delle nostre stele, saranno lettere
o note di qualche segno di religione ? A noi pare che se
non sono rozze figure, siano un monogramma della voce
Thaut o Thut, divinità adorata dai primi Egiziani o Fe-
nicii alla quale attribuivano F uffizio di registrare il su-
premo giudizio che il Dio grande pronunziava sulle anime
dei morti nell' Amanti, cioè nella regione infernale, d' onde
passavano alla sfera della luce, e si trasmigravano in altri
corpi (1). Fenicii ed Egizii sono stati confusi nelle colo-

(l) Avendo consultato il eh. Cavedoni intorno all' uso di queste stele , e del
significato delle lettere 3 così rispondeva con lettera tf aprile. «Le cinque tavole
di hronzo trovate in Valentia pajono oggetti del eulto idolatrico. Il primo segno
ha qualche analogia colla rozza imagine umana à braccia alzate che ricorre nelle
iscrizioni fenicie — Nurnidiche presso il Gesenius ( Tav. l'i, /n )■ L'altro
 
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