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perchè dietro la medesima si trova scolpita la imma-
gine della Madonna , secondo il gusto di quei tempi.
Sopra il portone della facciata si legge la seguente
iscrizione;
PER ANNOS CIRCITER CCXXI
HOC SACRO IN LOCO
MAG. PRIS. AUGUSTINI EXUVLE
CONDIT/E FUERE
DEFECIT CORPUS SARACEiNORUM TIRANNIDE
MANSIT TAMEN MIRIFICA AQUA
AD INFIRMORUM LEVAMEN
SISTE
ET TANTI PATRIS LOCULUM VENERARE VIATOR
L'interno poi di questa chiesuola è di forma gotica
ad archi acuti , ed ha la lunghezza di dieci metri, e la
larghezza di sei metri circa. In fondo della stessa havvi
una tela rappresentante l'immagine del Santo, di pennello
spagnuolo assai umile , che veniva surrogato ad una bella
tavola dei tempi del Giotto che , onde salvarla dai danni
dell'umidita, fu trasportata al convento maggiore entro
della Marina.
Da un Iato della chiesa havvi la sacristia, fatta pur
essa ad archi acuti, ma con la volta più alta : dall'altro
vi è la scala che conduce alla cappella sotterranea, che
occupa l'intiero spazio della chiesa sovrapposta , e che
prende luce da una grata* di legno che sta in essa,
Nel fondo sta un altare di marmo , al quale è sovrap-
posta una nicchia , ove è una statua del Santo anche di
marmo bianco, nel di cui zoccolo leggesi quest' inscrizione
S. P.r AGV. MAG. DOC. 1642. Nel paliotto intarsiato di
marmi di vario colore ewi un basso rilievo che rappre-
senta il transito del Santo, che si vede assistito da due
perchè dietro la medesima si trova scolpita la imma-
gine della Madonna , secondo il gusto di quei tempi.
Sopra il portone della facciata si legge la seguente
iscrizione;
PER ANNOS CIRCITER CCXXI
HOC SACRO IN LOCO
MAG. PRIS. AUGUSTINI EXUVLE
CONDIT/E FUERE
DEFECIT CORPUS SARACEiNORUM TIRANNIDE
MANSIT TAMEN MIRIFICA AQUA
AD INFIRMORUM LEVAMEN
SISTE
ET TANTI PATRIS LOCULUM VENERARE VIATOR
L'interno poi di questa chiesuola è di forma gotica
ad archi acuti , ed ha la lunghezza di dieci metri, e la
larghezza di sei metri circa. In fondo della stessa havvi
una tela rappresentante l'immagine del Santo, di pennello
spagnuolo assai umile , che veniva surrogato ad una bella
tavola dei tempi del Giotto che , onde salvarla dai danni
dell'umidita, fu trasportata al convento maggiore entro
della Marina.
Da un Iato della chiesa havvi la sacristia, fatta pur
essa ad archi acuti, ma con la volta più alta : dall'altro
vi è la scala che conduce alla cappella sotterranea, che
occupa l'intiero spazio della chiesa sovrapposta , e che
prende luce da una grata* di legno che sta in essa,
Nel fondo sta un altare di marmo , al quale è sovrap-
posta una nicchia , ove è una statua del Santo anche di
marmo bianco, nel di cui zoccolo leggesi quest' inscrizione
S. P.r AGV. MAG. DOC. 1642. Nel paliotto intarsiato di
marmi di vario colore ewi un basso rilievo che rappre-
senta il transito del Santo, che si vede assistito da due