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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Martini, P.: Codice cartaceo di Castelgenovese, e l'antice città di Plubium
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0047

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le memorie dell' antica città di Plubio, scritte da un Fran-
cesco De Castro di Ploaghe.

Non è mio proposito lo internarmi sì negli ordinamenti
del Doria, che nelle memorie del De Castro, giacché gli
uni e le altre serviranno di argomento di un' apposita
scrittura dell' acquistatore del codice. Solamente mi assunsi
1' uffizio d' annunziatore del medesimo e d' indicatore della
sua importanza, nel rispetto in particolare delle notizie di
Plubio.

In prima veggo che il Decastro traeva i suoi ricordi su
quella città dai due scrittori sardi Sernesto e Severino, e
da altri che trattarono delle antiche città dell' isola. Loc-
chè, concatenato con quanto scrissi nel presente Bullettino,
(luogo soprac.) dà una prova manifesta, che nel Sec. XV
tuttora non erano perite le scritture di Sernesto e Severino
ras"uardanti alle vetuste città sarde.

Così pure trovo che non si dubitava che Plubio volgar-
mente appellato Pluvaca fosse sita nel luogo stesso dove
ora sorge la ricca e popolosa villa di Ploaghe: cosicché in
quei due foglietti si sarebbe scoperto quel monumento che
i nostri scrittori desideravano, venisse in luce per definire
la questione sul preciso sito della città di Plubium.

Vi si attingono ad un tempo preziose memorie relative
alla fondazione, ed alle posteriori vicende della stessa città,
non che ai suoi edificii sacri e profani, alle sue ricchezze
naturali, derivanti dall' agricoltura e pastorizia, e special-
mente dai suoi delicati formaggi e dalla lana di cui i Plu-
biesi facevano largo commercio. Vi si parla degli uomini
insigni da lei prodotti. Tra questi troviamo quél poeta
Farselio, di cui fa parola il Ritmo di Gialeto; un Arrio,
distinto pittore ed uomo di lettere, che vi si descrive
come inventore delle note Tironiane allorquando stanziava
in Roma; e dopo il ritorno in patria^ come fondatore di
un grande stabilimento balneario in una montagna rimpetto
 
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