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Cavedoni, Celestino: Annotazioni al terzo anno del bullettino: monumenti figurati
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0172
frequente commercio coli' Isola stessa. Quella di bronzo con
testa di Pallade nel ritto, e con tripode e MA nel riverso
(p. 126), spetta alla non molto lontana Massellici della Gallia
Narbonese (Mionnet , suppl. n. gì). L' altra testa di Au-
gusto e di Agrippa nel ritto , e col cocodrillo incatenato
ad un arbore di palma nel riverso (p. 184) è di Nemausus
che probabilmente si piacque di quel tipo simbolico, perchè
la colonia colà dedotta fosse di milizie emeriti vincitrici
nella battaglia di Azzio. L' altra di Tiberio IMP. V. col-
1' ara dedicata ROM./E ET AVGusto (p. 126) spettano a
Lione della Lugdunense, come dimostrò 1' Eckel (t. VI ,
p. i35: cf. Revue man. t. VII p. : XIX, p. 109).
Quella di Traiano coli' epigrafe AHMAPX EH YnAT. nel ri-
verso, entro una laurea (p. i56) di sede incerta (cf. Eckel
t. VI p. 444"I4^) spettar dee a qualche città greca del-
l' Asia che avesse commercio per mare con la Sardegna,
siccome Cizico della Misia, la cui moneta, di primo bronzo,
scopertasi a Torres (p. 181-182) è molto pregevole, se-
gnatamente in riguardo al tipo, forse nuovo , di Plutone
sedente con modio in testa, coli1 asta nella s., e colla d.
stesa verso il cerbero accosciato a" suoi piedi, che ben
si connette col culto speciale di KORA, 0 sia Proserpina
presso i Ciziceni.
Le due monete di oro trovate in Assembli, 1' una di
Zenone Imperatore , e 1' altra cufica dei califi Ommiadi
(p. 126), non che quella pur d'oro di Teofilo, trovata in
Porlo Torres (p. i56), mostrano come il commercio vicen-
devole dell' Oriente con la Sardegna si manteneva anche
nei tempi della decadenza , dal secolo V fino al IX. Nel
qual proposito mi giovi pure ricordai-e la importante sco-
perta fattasi nella state dello scorso anno 185^, nell'alveo
del fiume Reno presso Bologna, di un centinajo di monete
d' oro per la più parte bizantine e cufiche del sec VIII e
del IX (V. Frati, delle antiche monete d'oro trovate in
testa di Pallade nel ritto, e con tripode e MA nel riverso
(p. 126), spetta alla non molto lontana Massellici della Gallia
Narbonese (Mionnet , suppl. n. gì). L' altra testa di Au-
gusto e di Agrippa nel ritto , e col cocodrillo incatenato
ad un arbore di palma nel riverso (p. 184) è di Nemausus
che probabilmente si piacque di quel tipo simbolico, perchè
la colonia colà dedotta fosse di milizie emeriti vincitrici
nella battaglia di Azzio. L' altra di Tiberio IMP. V. col-
1' ara dedicata ROM./E ET AVGusto (p. 126) spettano a
Lione della Lugdunense, come dimostrò 1' Eckel (t. VI ,
p. i35: cf. Revue man. t. VII p. : XIX, p. 109).
Quella di Traiano coli' epigrafe AHMAPX EH YnAT. nel ri-
verso, entro una laurea (p. i56) di sede incerta (cf. Eckel
t. VI p. 444"I4^) spettar dee a qualche città greca del-
l' Asia che avesse commercio per mare con la Sardegna,
siccome Cizico della Misia, la cui moneta, di primo bronzo,
scopertasi a Torres (p. 181-182) è molto pregevole, se-
gnatamente in riguardo al tipo, forse nuovo , di Plutone
sedente con modio in testa, coli1 asta nella s., e colla d.
stesa verso il cerbero accosciato a" suoi piedi, che ben
si connette col culto speciale di KORA, 0 sia Proserpina
presso i Ciziceni.
Le due monete di oro trovate in Assembli, 1' una di
Zenone Imperatore , e 1' altra cufica dei califi Ommiadi
(p. 126), non che quella pur d'oro di Teofilo, trovata in
Porlo Torres (p. i56), mostrano come il commercio vicen-
devole dell' Oriente con la Sardegna si manteneva anche
nei tempi della decadenza , dal secolo V fino al IX. Nel
qual proposito mi giovi pure ricordai-e la importante sco-
perta fattasi nella state dello scorso anno 185^, nell'alveo
del fiume Reno presso Bologna, di un centinajo di monete
d' oro per la più parte bizantine e cufiche del sec VIII e
del IX (V. Frati, delle antiche monete d'oro trovate in