BOLLETTINO ARCHEOLOGICO SARDO
N. i{, Anno IV. Novembre 1858.
Orfeo, Mosaico Sardo esistente nel Masso Egiziano di Torino
■— Chiesa di Sanf Antonio Abate di Salvennero — Congetture
intorno al Ritmo in lode d' Ialeto re Sardo verso la fine del
secolo VII.
orfeo, mosaico sardo esistente nel museo
egiziano di torino
Gli antichi artisti hanno con molta frequenza rap-
presentato nelle loro opere questo figlio di Apollo, questo
eroe della Tracia, persona nè fantastica nè allegorica, ma
reale che visse nel mondo poco prima della guerra di Troja.
Lo rappresentarono in diversi modi, scolpito ne' marmi,
inciso sopra pietre, come corniole, topazii, ecc., e figurato
nei mosaici. Uno di questi è quello che fu scoperto in
Cagliari nel 1762, del quale qui mettiamo il disegno, come
avevamo promesso (Bullet. an. IV, pag. iA_o).
Un tal Giovanni Saba, contadino e padrone di un campo
dietro la chiesa dell'Annunziata, dirimpetto al Casino di
Laconi, nell' atto che arava, uno dei buoi sprofondò il
terreno: si diede in allora a frugare, e scoperse alcune
camere, dalle quali estrasse molti marmi : in uno dei pavi-
menti vi era un finissimo mosaico, nel quale erano dipinte
le forze di Ercole. Questo venne estratto con somma deli-
catezza, e spedito in Ispagna al Re Filippo V, ma non
gli pervenne per la ragione che abbiamo detto nel cit. Bullet.
N. i{, Anno IV. Novembre 1858.
Orfeo, Mosaico Sardo esistente nel Masso Egiziano di Torino
■— Chiesa di Sanf Antonio Abate di Salvennero — Congetture
intorno al Ritmo in lode d' Ialeto re Sardo verso la fine del
secolo VII.
orfeo, mosaico sardo esistente nel museo
egiziano di torino
Gli antichi artisti hanno con molta frequenza rap-
presentato nelle loro opere questo figlio di Apollo, questo
eroe della Tracia, persona nè fantastica nè allegorica, ma
reale che visse nel mondo poco prima della guerra di Troja.
Lo rappresentarono in diversi modi, scolpito ne' marmi,
inciso sopra pietre, come corniole, topazii, ecc., e figurato
nei mosaici. Uno di questi è quello che fu scoperto in
Cagliari nel 1762, del quale qui mettiamo il disegno, come
avevamo promesso (Bullet. an. IV, pag. iA_o).
Un tal Giovanni Saba, contadino e padrone di un campo
dietro la chiesa dell'Annunziata, dirimpetto al Casino di
Laconi, nell' atto che arava, uno dei buoi sprofondò il
terreno: si diede in allora a frugare, e scoperse alcune
camere, dalle quali estrasse molti marmi : in uno dei pavi-
menti vi era un finissimo mosaico, nel quale erano dipinte
le forze di Ercole. Questo venne estratto con somma deli-
catezza, e spedito in Ispagna al Re Filippo V, ma non
gli pervenne per la ragione che abbiamo detto nel cit. Bullet.