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Spano, Giovanni: Osservazioni sopra la descritta statua
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0195
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OSSERVAZIONI SOPRA tA DESCRITTA STATUA
Non può dirsi di più sopra le bellezze in tutte le sue
parti della statua in discorso, di quanto l'autore fece, pra-
tico e studioso come lo è in simil materia, colla scorta de-
gli scrittori classici che conosce, come il Winkelrnann, ed
altri : solo facciamo quest' osservazione intorno al di lei si-
gnificato, curioso come sarà ognuno di sapere cosa la me-
desima rappresenti.
Sono rare le statue che si conoscono con questi emblemi:
solo il Ficoroni (Roma antica, età, Tav. 112) ne riporta
una di bronzo , che dice d' esser greca, la quale colla de-
stra mano sostiene per mezzo d'una delle zampe posteriori
un porcello, e colla sinistra abbraccia un fanciullo tutto
fasciato fino ai piedi. Ed alla pagina 113 ne riporta un' al-
tra romana che con ambe le mani strette al seno porta
un porcellino. Ambe differiscono dalla nostra, e secondo il
citato autore, non sono altro che donne le quali vanno a
sciogliere il voto a Diana per ringraziamento del buon parto,
atteso che la prima statuetta venne trovata in Roma presso
il Tempio di Diana. Non vi è dubbio che Diana fosse in-
vocata come Dea fautrice della fecondità, della gestazione,
e del parto, e perciò adorata in tre forme, come le dà l'at-
tributo Orazio (lib. 3, od. 22) Diva trìformis: ma sap-
piamo altronde che il porcello era il sacrifizio che si fa-
ceva a Cerere, come la vittima più gradita, secondo Ovidio
( Fast. v. 345 ) Prima Ceres avidae gwvisa est sanguine
porcae (1). Anche Pitagora nelle declamazioni che fece
contro i tanti sagrifizj delle bestie ai numi , al più trovò
compatibile il sagrifizio del porco a Cerere : ma quando era
per ragione di matrimonio doveva esser una troja. Rimane
(1) Secondo Vairone (de re rust. lib. 2 , c. 4 ) il porco è la prima vittima
che si offerse agli Dei. Questa vittima doveva esser sana, intiera e senza nessun
difetto, il sacres sinceri di Plauto.
OSSERVAZIONI SOPRA tA DESCRITTA STATUA
Non può dirsi di più sopra le bellezze in tutte le sue
parti della statua in discorso, di quanto l'autore fece, pra-
tico e studioso come lo è in simil materia, colla scorta de-
gli scrittori classici che conosce, come il Winkelrnann, ed
altri : solo facciamo quest' osservazione intorno al di lei si-
gnificato, curioso come sarà ognuno di sapere cosa la me-
desima rappresenti.
Sono rare le statue che si conoscono con questi emblemi:
solo il Ficoroni (Roma antica, età, Tav. 112) ne riporta
una di bronzo , che dice d' esser greca, la quale colla de-
stra mano sostiene per mezzo d'una delle zampe posteriori
un porcello, e colla sinistra abbraccia un fanciullo tutto
fasciato fino ai piedi. Ed alla pagina 113 ne riporta un' al-
tra romana che con ambe le mani strette al seno porta
un porcellino. Ambe differiscono dalla nostra, e secondo il
citato autore, non sono altro che donne le quali vanno a
sciogliere il voto a Diana per ringraziamento del buon parto,
atteso che la prima statuetta venne trovata in Roma presso
il Tempio di Diana. Non vi è dubbio che Diana fosse in-
vocata come Dea fautrice della fecondità, della gestazione,
e del parto, e perciò adorata in tre forme, come le dà l'at-
tributo Orazio (lib. 3, od. 22) Diva trìformis: ma sap-
piamo altronde che il porcello era il sacrifizio che si fa-
ceva a Cerere, come la vittima più gradita, secondo Ovidio
( Fast. v. 345 ) Prima Ceres avidae gwvisa est sanguine
porcae (1). Anche Pitagora nelle declamazioni che fece
contro i tanti sagrifizj delle bestie ai numi , al più trovò
compatibile il sagrifizio del porco a Cerere : ma quando era
per ragione di matrimonio doveva esser una troja. Rimane
(1) Secondo Vairone (de re rust. lib. 2 , c. 4 ) il porco è la prima vittima
che si offerse agli Dei. Questa vittima doveva esser sana, intiera e senza nessun
difetto, il sacres sinceri di Plauto.