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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 4.1858

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Spano, Giovanni: Ultime scoperte
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https://doi.org/10.11588/diglit.10809#0203

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1,88

fece una bella scoperta di un ricco ripostiglio di monete
d'oro, che diremo meglio tesoro (i). Un pastore, non
sappiamo se per caso, oppure scavando espressamente trovò
una gran quantità di monete d' oro da empierne più litri.
Ci mandò V impronta di alcune in cera lacca, dalla quale
abbiamo potuto rilevare una di essere un tremisse di Giu-
stiniano II col suo figliuolo Tiberio IV ( an. 705-712)
come rileviamo dal Cavedoni (2). Per quante diligenze
abbiamo adoperato per poterle almeno vedere, non ci è
potuto riuscire , perchè 1' inventore teme di palesarsi sul
timore che venga processato. L' amico però che ci mandò
il sopraddetto impronto è testimonio oculare, e degno di
tutta fede. Saremmo stati ben lieti di aver potuto dare un
catalogo ragionato di tutte queste monete. Ma disgraziata-
mente così vanno a finire le nostre cose !

Si può conghietturare che questo deposito venne sotterrato
nelle prime invasioni dei Saraceni in Sardegna, che ac-
caddero nei primi lustri del sec. Vili, confermate poi dalla
felice scoperta della Pergamena d' Arborea in quel tratto
glorioso della Chiesa Sarda del 740, dalla quale si rileva
che verso quel tempo i Saraceni invasero la Sardegna (3).

Altra importante scoperta dicesi essersi fatta in Oristano,
presso la Chiesa di San Nicolò di Trani, antico monastero
dei Benedittini. A tre metri e più sotto terra si trovò una
cassa che era rinchiusa in una muratura di mattoni, che
posava sopra spranghe di ferro. Gli scavatori portarono via

(1) Pare che, con questo fatto vada ad avverarsi, quanto scrisse il postillatore
al Codice della relazione delle antiche città dell'Isola distrutte dai Barbari• nei
secoli Vili e IX, che parlando di Camus, dice, Juxta predictos auctores
et oìios qui viderunt Ulani civilatem de Cornu scìmus quod in cadem sunl
sepulte magne divilie e l multos thesautos quìa crai cìvilas opulenta et abun-
dabat auro et rebus preciosis (Martini., Testo di due Colici Cartacei d'Ar-
borea. ICS8, p. 28 Bull et. an, II, p. ts).

(2) Osservazioni sopra'alcune antiche monete Bizantine. Modena I8S7 p. 18.

(3) V. Marlin', Pergamena d'Arborea. Cagliari J81G, p. ili.
 
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