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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 6.1860

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Spano, Giovanni: Assi romani ed i loro multipli
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https://doi.org/10.11588/diglit.10805#0040

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che , per gentilezza del Rettore di quel villaggio Teol. M.
Spano, forma parte del nostro medagliere (i).

Dopoché T asse fu battuto , ossia soggetto al conio, abo-
lendo la fusione, coi suoi multipli e divisioni, la monetazione
subì un impicciolimento , che crebbe poi secondo le circo-
stanze ed i bisogni dei tempi, e fu mantenuta dalla sua
origine sino alla caduta della Repubblica Romana (2). Il
primo che diede l'impronta all'asse, al dir di Plinio (lib.
XXXIII, c. 3), fu Servio Tullio, ossia il primo a segnare
in bronzo : prima di quest' epoca , al dir di Timeo , non
Ju in uso in Roma altro bronzo che rude.

Questo giudizio di Plinio fu combattuto dai moderni

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nummografì. Ad ogni modo è incontestabile che dalla rozza
moneta si passò alla quadrata, e che prima di Roma 1' ave-
vano gli Etruschi, dalla quadrata si passò alla forma ovale
o cilindrica, e finalmente alla signata , e questa prima era
fusa , e poi soggetta al conio , della quale particolarità forse
ha parlato Plinio.

Gli assi romani battuti hanno da una parte due teste
unite in opposto , e dall' altra una poppa di nave. Di queste
£0110 moltissimi i ripostigli trovati in Sardegna di differenti
conii (Tav. num. 7-12). Il motivo poi perchè vennero dati
questi simboli, lo dice Macrobio, cioè per ricordare V ar-

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(1) Secondo il Marchi questo raro triente proviene dal Lazio, ma il Ca-
rrelli lo dice dell'Apulia (Bullet. areh. an. ITI,, p. 9'i). éfSlH&B 0<

(2) Il metallo doleva impicciolire sottoposto alla zecca per prelevarne le spese
e per la penuria del metallo che andò sempre diminuendo in modo il peso che

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una libra fu ridotta ad un'oncia, e meno, bastandoli valor lesale; come la mo-

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riffa del Sardus Pater che di un quarto d'oncia aveva il valore d'un asse
(Bullet. an. IH, p. 9«), perchè il metallo è considerato come un rappresen-
^ant^ nazionale, al contrario dell'oro e dell'argento, che sono rappresentanti
icali , c perciò la diminuzione fu appena sensibile. Stante queste oscillazioni che
portò la moneta romana nei diversi secoli e nei diversi paesi, non si può dare
una risposta soddisfacente alla curiosa dimanda che fa ognuno , q\
S'ita qualche monda antica nelle mani, quanto valeva questa?

lo eli ca-
 
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