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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 6.1860

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Spano, Giovanni: Piccoli bronzi sardi
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https://doi.org/10.11588/diglit.10805#0102

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Il Bue, quel compagno dell' uomo neh" agricoltura, come
dice Varrone, è stato sempre apprezzato e venerato da
tutti i popoli. Gli è per qupsto che gli Egiziani lo posero
nel numero degli Dei , conosciuto sotto il nome d' Api,
adorato sotto la figura di un bue. In questo era figurato
anche Osiride, a cui alludono tutte quelle feste che i sa-
cerdoti gli facevano vicino a Menfi. Non vi è popolo il
quale non abbia attaccato una simbologia a questo animale
tanto proficuo ai bisogni dell' uomo. Considerato nel suo
vigore presentava il simbolo della forza produttrice. Ne
fecero un segno zodiacale, e non solo lo considerarono
come il principio di tutti i vegetali, ma ancora di tutte
le creature viventi. Era 1' espressione della forza , da cui
presero i paragoni i Profeti ed i Poeti (Is. xxxiv, n. Ps.
xxi, i3, etcj: simboleggiava la pazienza e la pace pro-
pizia agli agricoltori. I legislatori perciò, principiando da
Mose (Exod. xxi , xxn, xxm) , nel corpo delle loro leggi ,
ne diedero alcune che regolassero F attendenza di questo
benefico animale per la relazione che ha coi lavori da cui
ritrae la sua vita V uomo , e perchè lo metteva pure , per
così dire, in unione colla stessa Divinità (i).

Ora è da vedere a quali dei diversi popoli che si suc-
cedettero nell' Isola appartengano questi enti simboleggiati
nei quali non si può disconoscere che abbiano riguardato
un principio religioso, adorandoli come tante divinità pro-
tettrici , od offerendoli a queste come voti per i ricevuti
benefizj.

N.° i9. Questo venne scoperto in Bolotana nel 1859 dal
Not. Francesco Tanchis in un suo orto in mezzo a molti
ruderi di antico edifizio (Bullett. an. V. p. g4). Per la

(l) Essendo tra gli animali mondi era prescritto nel V. Testamento pei il
sacrifizio al vero Dio. I gentili l'offerivano alle false divinità, e colle teste im-
molate ne ornavano le porte de' Tempj. Da ciò è venuto l'uso di ornare gjft
altari , ed anche le tombe con cranit di bue (bucranu)-
 
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