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Godefridus J. Hoogewerff. Osservazioni sulle piü antiche chiese romane
in piü file. Che ci fosse pure un altare nel vasto locale, s’intende, perche si trattava tuttavia di una chiesa,
anche se fosse di aspetto e di carattere eccezionale25. Nell’edificio l’influsso dell’architettura cristiana
orientale e palese. Una volta scelta la pianta circolare, questo influsso s’imponeva: era inevitabile26.
Bisogna teuer presente ehe l’ingresso dal lato est fu trasformato da papa Theodoro I nell’anno 648
a 649 in una cappella, dedicata ai Santi Primo e Feliciano, ornata dal noto mosaico absidale di tipo
bizantino, non molto dissimile, stilisticamente, a quello di Sant’Agnese. Di questa chiesa e di quella di
San Lorenzo fuori le Mura mi propongo di trattare in altro luogo.
25 Vd. per la descrizione esatta: Deichmann, Frühchristliche Kirchen in Rom, Basel 1948, pp. 41 sg. colla pianta. L’autore non
ha tenuto sufficientemente conto della destinazione speciale della chiesa, ne della sua ubicazione.
26 Kbautheimeb, Santo Stefano Rotondo e la Chiesa del Santo Sepolcro aGerusalemme, in Rivista di Archeologia Cristiana XII,
1935, pp. 51 sgg.
Le fotografle: fig. 13: Alinari; fig. 14: da Mokey, The mosaics of Antioch, 1928, tav. XVIII; fig. 15: Gab. Fot. Naz./Roma;
fig. 16: Pont. Istituto di Archeol. Crist.
Godefridus J. Hoogewerff. Osservazioni sulle piü antiche chiese romane
in piü file. Che ci fosse pure un altare nel vasto locale, s’intende, perche si trattava tuttavia di una chiesa,
anche se fosse di aspetto e di carattere eccezionale25. Nell’edificio l’influsso dell’architettura cristiana
orientale e palese. Una volta scelta la pianta circolare, questo influsso s’imponeva: era inevitabile26.
Bisogna teuer presente ehe l’ingresso dal lato est fu trasformato da papa Theodoro I nell’anno 648
a 649 in una cappella, dedicata ai Santi Primo e Feliciano, ornata dal noto mosaico absidale di tipo
bizantino, non molto dissimile, stilisticamente, a quello di Sant’Agnese. Di questa chiesa e di quella di
San Lorenzo fuori le Mura mi propongo di trattare in altro luogo.
25 Vd. per la descrizione esatta: Deichmann, Frühchristliche Kirchen in Rom, Basel 1948, pp. 41 sg. colla pianta. L’autore non
ha tenuto sufficientemente conto della destinazione speciale della chiesa, ne della sua ubicazione.
26 Kbautheimeb, Santo Stefano Rotondo e la Chiesa del Santo Sepolcro aGerusalemme, in Rivista di Archeologia Cristiana XII,
1935, pp. 51 sgg.
Le fotografle: fig. 13: Alinari; fig. 14: da Mokey, The mosaics of Antioch, 1928, tav. XVIII; fig. 15: Gab. Fot. Naz./Roma;
fig. 16: Pont. Istituto di Archeol. Crist.