Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bibliotheca Hertziana [Hrsg.]; Bruhns, Leo [Gefeierte Pers.]; Wolff Metternich, Franz [Gefeierte Pers.]; Schudt, Ludwig [Gefeierte Pers.]
Miscellanea Bibliothecae Hertzianae: zu Ehren von Leo Bruhns, Franz Graf Wolff Metternich, Ludwig Schudt — Römische Forschungen der Bibliotheca Hertziana, Band 16: München: Schroll, 1961

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.48462#0434

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
430

Karl Noehles

Über die Entstehung des Tabernakels (Abb. 305) erfahren wir aus dem reichhaltigen Quellenmaterial im
Archiv der Filippiner10, daß Ferri am 21. Juli 1673 mit einem Gipsmodell für dasselbe beschäftigt war11.
Aus der Formulierung des Protokolls „sta facendo e modelando di creta“ geht eindeutig hervor, daß er
nicht nur die zeichnerischen Entwürfe lieferte, wie man bisher glauben mußte12, sondern auch die plasti-
sche Form selbst modellierte. Zweifellos handelte es sich dabei nicht um einen bozzetto, sondern um ein
Modell in originaler Größe, da man schon im September desselben Jahres beschloß, es auf den Altar
zu setzen, um seine Wirkung zu erproben; einen Monat früher waren bereits 2.500 scudi für die Aus-
führung des Tabernakels veranschlagt worden, eine Summe, die offensichtlich auch die Gußkosten
decken sollte13.
Entwurf und Ausführung des Gipsmodells waren also im September 1673 im wesentlichen abgeschlossen;
die endgültige Fertigstellung des Tabernakels ließ jedoch noch elf Jahre auf sich warten. Aus den
Sitzungsberichten der Kongregation im November 1679, August 1681 und März 1683 geht hervor, daß
es den Filippinern beständig an Geld fehlte, um die erhöhten Kosten für den Guß zu bezahlen, der in der
Fonderia von S. Pietro in Vaticano ausgeführt wurde14. Leider sagen die Quellen nichts über den
Gießer, für den Titi den Namen Benincasa da Gubbio angibt15 (Fußnote s. S. 431).
10 Arch. Congr. Orat., Roma, C. I. 8 und 9, libro VII dei Decreti dall’anno 1652 sino all’anno 1682. Auf diese Quellen machte
C. Galassi Paluzzi in: La Canonizzazione dei Santi Ignazio di Loiola . . ., Roma 1922, S. 121, Anm. 1, und im Messaggero, 5
Giugnio 1926, aufmerksam, wobei er nur die früheste Eintragung in extenso publizierte. — Die übrigen Sitzungsberichte in Sachen
des Tabernakels exzerpierte auf meine Bitte Marchese Giovanni Incisa della Rocchetta, dem ich für diese liebenswürdige Hilfe
auch an dieser Stelle herzlichst danken möchte.
11 Konvolut, zitiert Anm. 10, pag. 386: „Adi 21 luglio (1673) congregatione de Deputati. (10) . . . Itorno (sic) al tabernacolo, il
disegno del quäle hora sta facendo e modelando di creta il sigr Ciro Ferri, fu creduto bene il proporlo in publico.“
12 Die Romführer und Biographien sprechen nur von Zeichnungen Ferris für das Tabernakel; die Guiden seit Titi, Ammaestra-
mento utile . . ., Roma 1686, S. 104, und die Viten seit Pascoli, Vite de’Pittori . . ., Roma 1730, S. 172. Allein Mariano Vasi,
Itinerario istruttivo di Roma antica e moderna II, Roma 1816, S. 266, bemerkt:,,. . . il tutto fatto secondo il modello di Ciro Ferri“.
Doch kann modello auch ganz allgemein Entwurf bedeuten.
13 Konvolut, zit. Anm. 10, pag. 387: „Adi 2 Agosto (1673) congregatione generale . . . Fu detto, ehe piaceva applicare al taber-
nacolo, il disegno e modello del quäle hora sta facendo il Sigr Ciro Ferri, come si e detto di sopra, e per adesso non fu determinato
altro se non ehe piaccia il pensiere, ancor ehe vi si dovesse spendere S. 2500.“ Pag. 388: „Adi 6 Settembre (1673) Congregatione
generale. Circa il Tabernacolo di bronzo, ehe si pensa di fare, secondo il disegno e modello, ehe hora sta facendo il Sigr Ciro Ferri,
fu detto, ehe si tiri avanti detto modello e si metta in prova, per riparlarne di nuovo, quando si sarä veduto su l’altare . . .“
14 Konvolut zit. Anm. 10, pag. 433: „Adi 24 detto (novembre 1679) Congregatione de’ Deputati. (7) . . . Item (si proponga alla
Congregatione generale) se si habbiano da spendere nel novo tabernacolo li scudi dugento lasciati dalla bona memoria del nostro
fratello Giovanni Battista Petrucci alla sagrestia, secondo la disposizione dei padri.“ Pag. 433: „Adi 29 detto (novembre 1679)
Congregatione generale . . . Item (fu concesso) ehe li sopradetti scudi dugento del Petrucci si applichino per le spese del taber-
nacolo . . .“ Pag. 445: „Adi 22 agosto detto (1681) Congregatione de’ Deputati (5) Che si parli in congregatione generale, ehe, per
hora, non bastando ciö ehe hanno liberalmente contribuito alcuni benefattori di casa, per perfettionare il tabernacolo di bronzo,
per riporvi il Santissimo Sacramento, se si debba supplire a spese della Congregatione . . .“ Pag. 446: „Adi 27 agosto 1681. Congre-
gatione generale.
(1) Propone il Padre (Preposito Ascanio Bellozzi) ehe, non essendo sufficente cib ehe hanno contribuito alcuni benefattori di casa,
per compir l’opera del tabernacolo di bronzo per riporvi il Santissimo Sacramento, si dovea risolvere, se la Congregatione intendeva
di concorrer nella spesa per la somma di S. 300 incirca, trattandosi di esporlo hora in publico, benche non compito. E risoluto, ehe
questa spesa si dovesse fare dalla Congregatione non intendendo, perö, la medesima Congregatione, impegnarsi ad altro, per la
total perfettione del detto tabernacolo.“ Pag. 456: „Adi 26 marzo 1682. Congregatione de’ Deputati.
(1) Il Padre (Preposito Ascanio Bellozzi) propose, se fosse bene rimettere il tabernacolo di bronzo (deposto giä dall’altar maggiore
della nostra chiesa, ad effetto di raggiustarlo in miglior forma) e fu giudicato non esser bene, finche non si riduca nell’esser ehe deve
havere.“
Arch. Congr. Orat. Roma C. I. 9. Libro 8 de’ Decreti 1683 al 1741, pag. 3: „Adi 26 marzo 1683 Congregatione de’ Deputati. (i)
Havendo il P. Domenico Accami, provo sagrestano, esibito un conto di residuo di debito colla Fabrica di S. Pietro, contratto per
tante libre di bronzo, ehe resta da pagarsi, per la Fabrica del tabernacolo da riporvi il Santissimo, il quäl residuo ascende alla
somma di s. centoventitre e b. 60, ne esso P. Domenico ha assegnamento tra mano, da pagar questo danaro, e ne viene stimulato,
se ne darä conto nella prossima Congregatione generale, per determinare ciö ehe si debba fare.“ Pag. 3: „Adi 31 marzo detto (1683)
Congregatione generale. (2) Fu risoluto ehe si paghino i sopradetti scudi 123 b. 60, de danari della Congregatione, alla Fabrica di
S. Pietro, con 19 palle bianche, et una negra, con questo, perö, ehe si debba rimborsare la medesima Congregatione dell’accennato
danaro, alla morte del nostro P. Cesare Mazzei ehe Dio conservi lungamente, il quäle ha fatto un obligo da pagarsi da suoi heredi
s. novecento moneta, ehe devone servire per la spesa del detto tabernacolo di bronzo, sicome si contiene espresso in detto obligo,
al quäle etc., ehe si conserva hora nelle mani del medesimo P. Domenico Accami, e deve depositarsi nel nostro archivio. £1 appresso
il P. sagrestano.“
 
Annotationen