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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 3.1857

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Spano, Giovanni: Studj archologici in Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.10804#0013

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possedevano piccole raccolte di sarde antichità. Siccome
la passione che si ha per questi oggetti raramente è dis-
giunto dallo studio ed intelligenza dei medesimi , cosi può
essere una norma per segnare il progresso di questi studj
in una qualunque terra , i quali studj non vennero meno
nella Sardegna , per quanto abbiamo potuto rilevare ^jda
alcuni passi della Storia e delle Cronache antiche.

Fin dal sec. Vili, infatti si era svegliato lo spirito dei
Sardi per X amore delle antichità , perchè Gialeto raccolse
bronzi, ed idoletti ed iscrizioni , e quanto potò trovare
dentro i Nuraghi (V. Martini Nuova Pergamena d'Arbo-
rea, Cagl. 1849. Tip. Timon pag. 4 6): e forse è il primo
esempio che si abbia in Italia di cultori di scienze archeo-
logiche. Nella metà del Sec. XIII. fiori un tal Vescovo di
Ploaghe chiamato Antonio , che nelle Cronache antiche
viene celebrato come sommo archeologo, e scrisse molte
opere, sebbene a noi non siano pervenute (1). Nella fine
del Sec. XV. erano tanti i cultori di questa scienza ricor-
dati dal Virde (2) che dimostra abbastanza quanto in Sassari
i più nobili ingegni si fossero consagrati alla coltura di
questi studj. Imperocché a più. del padre dello stesso Virde,
che era raccoglitore di antichità, nomina lo stesso figlio
che disegnava i monumenti antichi meglio di lui. Questa
famiglia per così dire archeologica non faceva altro che
copiare iscrizioni, disegnare idoli, tavole e quanto sapeva
di trovarsi presso i particolari, notando con buona critica
la provenienza ed altre circostanze sugli stessi oggetti che si
descrivevano. Tra i migliori possidenti di cose antiche da
cui copiarono quei disegni che il Virde padre mandò al
Gilli vtngono ricordati un Antonio Gambella, uno Stefano
Manca, un Battista, Pietro ed Antonio Pilo: un Nicolò

(1) V. La nostra memoria, I Nuraghi di Sardegna, Cadiari 18S4 . pag. 2».

(2) V. La eruditissima Memoria del Cav. Gen. Alberto Della-Marmorei
sopra alcune antichità Sarde, Torino Stamp. Reale, 1853.
 
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