Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (3.1857)

BDLLETUO ARCHEOLOGICO SARDO

N.° li. Anno III. Novembre 1857.

Cenobio di Sanf Elia di Monte Santo — Dominio degli Etruschi
in Sardegna — Iscrizione di Znri — Sarcofagi antichi Sardi,
e Sarcofago di Torres rappresentante Orfeo.

CENOBIO DI SANT ELIA DI MONTE SANTO

Tra tanti Monasterii dei Benedettini, asili di virtù e di
sapere , eretti in Sardegna , il più antico è questo di cui
siamo per parlare (1). il primo Giudice che chiamò que-
st* ordine in Sardegna fu Barisone I , Regolo di Torres.
Egli indirizzò verso la meta del Secolo XI vive preghiere
all' ahbate di Monte Cassino, che in allora era un tal De-
siderio , affinchè mandasse un numero di monaci nel suo
regno , persuaso coni' era dall' esempio di altri regnanti,
che mollo bene avrebbero fatto nel suo regno, secondo
V instituto del loro fondatore. L Ab. Desiderio infatti ac-
colse le sue preci, e nel 1064, mentre quelli che due anni
prima aveva mandato coli' ab. A de mar io erano stati presi
per via e spogliati dai Pisani , mandò un numero dì Mo-
naci ai quali Barisone accordò tutta quella regione appellata

(i) Non è a dire che la vita monastica non sia stata conosciuta in Sardegna
prima di quest' epoca , perchè fin dal secolo V. troviamo nominati monasterii,
come quello di S. Saturnino, ed altri. La cuna degli istituti anacoretici fu m Oriente,
neìP Egitto e nella Siria , che poi si diffusero nelP Africa e neh' occidente. La
loro vita consisteva nellJ esercizio della preghiera, del digiuno, e del lavoro,
poi si aggiunse lo studio , lo scrivere o copiar libri , in modo che quegli asili
divennero una scuola ecclesiastica , specialmente dopo che cessarono le persecu-
zioni , e quando il Cristianesimo spiegò tutto il suo splendore, ricreando la so-
cietà , e spogliandola dalla barbarie in cui era per cadere.