133
è tutto pavimentato con colossali lastroni sino ad una
certa distanza, tanto al di là che di qua dei pilieri dello
stesso ponte. In questo modo si è impedito il franamento,
ed ha potuto resistere tanto, e conservarsi intiero (Bull,
an. II. p. 139), contribuendo pure il sito che prescelsero
molto favorevole della collina opposta al quale è appog-
giato il braccio sinistro. E vero però che il Municipio di
Sassari ha cercato sempre in qualche modo di ripararlo ,
ma ciò si estese solamente al lastrico del passaggio ed ai
parapetti , mentre il resto non ne avea di bisogno.
Questo Punte serviva all'antica Citta di Torres per il
passaggio alla vicina Nurra, dove i cittadini avrinno avuto
le migliori ville, ed i migliori terreni di coJtivazione. Vi era
anche il rione traspontino, come in altro luogo abbiamo
accennalo , e perciò crediamo di avergli dato questa soli-
dita. I ponti dei Romani erano sotto la tutela dei Numi,
perchè prima di por mano alla prima pietra si compivano
i riti sacri (l) , e forse non è senza tìne quella nicchia
che si osserva nel nostro ponte verso un arco a sinistra,
in cui vi sarà stata collocata la statua di qualche pro-
tettrice divinità.
G. Spano
ANNOTAZIONI AI DUE PRIMI ANNI DEL BULLETTINO
ARCHEOL. SARDO ( continuaz. alla pag. 103 ).
Le antichità figurate , che si rinvengono nella Sardegna
non sono molte , ma per lo più. singolari ed assai pre-
fi) Era cura dei Pontefici il rifare i ponti da cui PontiJe.Vj secondo Plutarco,
ritrae 1' etimologia, perchè considerandoli cosa sacra, a lui spettava il mantenerli
e restaurarli, come si faceva per il ponte sublicio. Questa ispezione dai Pon-
tefici passo ai Censori , ed ai Curatori delle strade , e finalmente non isdegna-
rono gli stessi Imperatori di assumere questo pensiero . per cui ebbero tra molti
altri il titolo di Pontefici Massimi.
è tutto pavimentato con colossali lastroni sino ad una
certa distanza, tanto al di là che di qua dei pilieri dello
stesso ponte. In questo modo si è impedito il franamento,
ed ha potuto resistere tanto, e conservarsi intiero (Bull,
an. II. p. 139), contribuendo pure il sito che prescelsero
molto favorevole della collina opposta al quale è appog-
giato il braccio sinistro. E vero però che il Municipio di
Sassari ha cercato sempre in qualche modo di ripararlo ,
ma ciò si estese solamente al lastrico del passaggio ed ai
parapetti , mentre il resto non ne avea di bisogno.
Questo Punte serviva all'antica Citta di Torres per il
passaggio alla vicina Nurra, dove i cittadini avrinno avuto
le migliori ville, ed i migliori terreni di coJtivazione. Vi era
anche il rione traspontino, come in altro luogo abbiamo
accennalo , e perciò crediamo di avergli dato questa soli-
dita. I ponti dei Romani erano sotto la tutela dei Numi,
perchè prima di por mano alla prima pietra si compivano
i riti sacri (l) , e forse non è senza tìne quella nicchia
che si osserva nel nostro ponte verso un arco a sinistra,
in cui vi sarà stata collocata la statua di qualche pro-
tettrice divinità.
G. Spano
ANNOTAZIONI AI DUE PRIMI ANNI DEL BULLETTINO
ARCHEOL. SARDO ( continuaz. alla pag. 103 ).
Le antichità figurate , che si rinvengono nella Sardegna
non sono molte , ma per lo più. singolari ed assai pre-
fi) Era cura dei Pontefici il rifare i ponti da cui PontiJe.Vj secondo Plutarco,
ritrae 1' etimologia, perchè considerandoli cosa sacra, a lui spettava il mantenerli
e restaurarli, come si faceva per il ponte sublicio. Questa ispezione dai Pon-
tefici passo ai Censori , ed ai Curatori delle strade , e finalmente non isdegna-
rono gli stessi Imperatori di assumere questo pensiero . per cui ebbero tra molti
altri il titolo di Pontefici Massimi.