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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 3.1857

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Cavedoni, Celestino: Annotazioni ai due primi anni del Bullettino Archeol. Sardo, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10804#0142

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gevoli. Fra quelle che furono pubblicate ed illustrate nei
due primi anni del Bullettino Sardo , parmi che tenga
il primo posto la statuetta di bronzo , che con buone
ragioni fu detta rappresentare Aristea, inventore del
modo di riparare la stirpe delle api. Grazioso oltremodo
mi pare il partito dell' antico artefice di denotare il be-
nefico figliuolo di Apollo in sembianza di giovinetto ben
chiomato con due trecce che gli ricingono il capo , e poi
gli ricadono in sul dorso , e con cinque api, che volate
verso lui gli si posano sul petto, elegantemente disposte
a modo di quincunce. Nel petto collocavano gli antichi
la sede dell' anima , della benevolenza, e della sapienza ;
per lo che ben si stanno le api posate in sul petto del
giovinetto Aristeo, autore di molte instituzioni utilissime
al consorzio umano, del pari che quelle che dicevansi
avere istillato il dolce miele nelle labbra del pargoletto
Platone ( Cic. Divin. L , 36 : II. , 31 : Aelian. var. hist.
X , 21 : XII , 45 ). Anche a Pindaro giovinetto preso dal
sonno , mentre che se ne andava da Tebe a Tespie , di-
cevasi esser avvenuto il portento delle api , che volategli
sopra , costruissero il loro favo nella sua bocca ( Paus. IX,
23, 2 ). Le braccia della statuetta sarda del giovine
Aristeo trovaronsi ambedue rotte e mancanti ; pure pel
riscontro delle monete di Corcira , rappresentanti Aristeo
medesimo , sotto la denominazione di ArPEYC ( Eckel,
t. II. p. 179: cf. Diamilla^ Meni. Numism. p. 68), si
può ragionevolmente congetturare , che in una mano te-
nesse un corno ripieno di miele o di latte o dJ olio , e
nelT altra un pedo pastorale.

Le sovraindicate monete di Corcira rappresentanti dgreof
o sia Aristeo , stante dentro una edicola consistente di
due colonne che sostentano un arco , si scambiano luce
con la bella statuetta sarda rappresentante Ercole con
Telefo bambino, e con la cerva del monte partenio, stante
 
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