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vicende , e pietoso avanzo dei venerandi nostri mag-
giori (1).
G. Spano
GEOGRAFIA ANTICA-OLBIA ED OGRILLE
Il chiarissimo mio amico Canonico Cav. Spano, fondatore
e direttore di questo bullettino^ non ha guari acquistava
due preziosi fogli cartacei del secolo XV. I quali dimanauo
della stessa fonte donde ci pervenivano le famose perga-
mene e carte d' Arborea : come queste, hanno tutti i ca-
ratteri dell'autenticità, e vennero deciferate dal nostro
valente paleografo Pillitu.
Il titolo che ad uno dei medesimi sta in fronte è il
seguente — Memoria fundacionum Civitàtum Grecarum
que in Insula nostra Sardinie existebant, prout legitur
apud antiquissimos nostros Scriptores precipue apud Ser-
nestum et Severinum.
Congiungendo questo titolo con una nota che vi si legge,
ricaviamo in primo luogo che il Sernesto fu uno scrittore
antico di cose patrie infino dai tempi romani , e che il
Severino, che fioriva sotto il consolato di Lucio Aurelio
Oreste e moriva in Roma verso il 660 dell' era romana,
fu il continuatore e V ampliatore delle memorie del Ser-
(l) Il Sestini ( Viagg'o scientifico ed antiquario , Firenze 1815 ) parlando
«li un M. Coccejus Florus Princeps „ soggiunge p. 266. n Questo ha il titolo
•• di Princeps , il qual vocabolo aveva presso i Romani varie significazioni :
« ma in quest' iscrizione si può dire che PRIlNCIPES si chiamavano quei soldati
- Romani che avevano per armi offensive la spada , il pugnale e dei grossi
« dardi e neh' armata erano tra i Lancieri y ed i Trieri. ? Siccome però
nella nostra iscrizione vi è denominato il soggetto su cui esercitava il principato
cioè nella Città , perciò questa spiegazione di Cocccjo Floro non può inten-
dersi del nostro Giulio Castricio.
vicende , e pietoso avanzo dei venerandi nostri mag-
giori (1).
G. Spano
GEOGRAFIA ANTICA-OLBIA ED OGRILLE
Il chiarissimo mio amico Canonico Cav. Spano, fondatore
e direttore di questo bullettino^ non ha guari acquistava
due preziosi fogli cartacei del secolo XV. I quali dimanauo
della stessa fonte donde ci pervenivano le famose perga-
mene e carte d' Arborea : come queste, hanno tutti i ca-
ratteri dell'autenticità, e vennero deciferate dal nostro
valente paleografo Pillitu.
Il titolo che ad uno dei medesimi sta in fronte è il
seguente — Memoria fundacionum Civitàtum Grecarum
que in Insula nostra Sardinie existebant, prout legitur
apud antiquissimos nostros Scriptores precipue apud Ser-
nestum et Severinum.
Congiungendo questo titolo con una nota che vi si legge,
ricaviamo in primo luogo che il Sernesto fu uno scrittore
antico di cose patrie infino dai tempi romani , e che il
Severino, che fioriva sotto il consolato di Lucio Aurelio
Oreste e moriva in Roma verso il 660 dell' era romana,
fu il continuatore e V ampliatore delle memorie del Ser-
(l) Il Sestini ( Viagg'o scientifico ed antiquario , Firenze 1815 ) parlando
«li un M. Coccejus Florus Princeps „ soggiunge p. 266. n Questo ha il titolo
•• di Princeps , il qual vocabolo aveva presso i Romani varie significazioni :
« ma in quest' iscrizione si può dire che PRIlNCIPES si chiamavano quei soldati
- Romani che avevano per armi offensive la spada , il pugnale e dei grossi
« dardi e neh' armata erano tra i Lancieri y ed i Trieri. ? Siccome però
nella nostra iscrizione vi è denominato il soggetto su cui esercitava il principato
cioè nella Città , perciò questa spiegazione di Cocccjo Floro non può inten-
dersi del nostro Giulio Castricio.