volume dell' acqua , ed essendovi V apertura della scala
sotterranea , sarebbe stata una cosa assurda crederlo de-
stinato ad un tal' uso.
G. Spano
ISCRIZIONE DI BONIFACIO
Tanto la storia ecclesiastica, quanto la politica e civile
della Sardegna trattarono diffusamente delle invenzioni
dei corpi creduti di Santi Martiri, avvenute principalmente
nelle due città primarie delT isola medesima , in sul
correre della prima meta del secolo XVII.
È manifesto che gli avi nostri ne parlarono colle stampe
con uno sbrigliato fervore religioso , fra le lotte delle
lunghe ire municipali , e ciò che più. monta , senza il
conforto àJ una sana critica.
Manifesti pur sono i giudizj che ne portarono i dotti
d' oltremare, non sì tosto vennero alle loro mani le rela-
zioni sarde che, col far fede di quei ritrovamenti, accrebbero
immensamente il novero dei martiri nazionali.
Per la qual cosa, mentre gì' isolani si gloriarono di quei
martiri novelli, gli eruditi stranieri , se pure non dubita-
rono dell' autenticità delle invenzioni , o con censure
acerbissime non ferirono gli scrittori che le descrissero ,
almeno negarono o sottoposero a gravissime dubbiezze la
santità delle discoperte ossa.
Non è mio proposito d'internarmi in cose che non hanno
seggio in questo builettino , e che io stesso già dilucidava
nella stotia ecclesiastica della mia patria che presi a dettare.
Non posso però tenermi di osservare che fu ad un tempo
un grand' errore ed un gran danno per la storia delle
patrie antichità V essersi quasi tutti distrutti i sarcofagi e
le lapidi mortuarie che vennero in chiaro ai tempo delle
sotterranea , sarebbe stata una cosa assurda crederlo de-
stinato ad un tal' uso.
G. Spano
ISCRIZIONE DI BONIFACIO
Tanto la storia ecclesiastica, quanto la politica e civile
della Sardegna trattarono diffusamente delle invenzioni
dei corpi creduti di Santi Martiri, avvenute principalmente
nelle due città primarie delT isola medesima , in sul
correre della prima meta del secolo XVII.
È manifesto che gli avi nostri ne parlarono colle stampe
con uno sbrigliato fervore religioso , fra le lotte delle
lunghe ire municipali , e ciò che più. monta , senza il
conforto àJ una sana critica.
Manifesti pur sono i giudizj che ne portarono i dotti
d' oltremare, non sì tosto vennero alle loro mani le rela-
zioni sarde che, col far fede di quei ritrovamenti, accrebbero
immensamente il novero dei martiri nazionali.
Per la qual cosa, mentre gì' isolani si gloriarono di quei
martiri novelli, gli eruditi stranieri , se pure non dubita-
rono dell' autenticità delle invenzioni , o con censure
acerbissime non ferirono gli scrittori che le descrissero ,
almeno negarono o sottoposero a gravissime dubbiezze la
santità delle discoperte ossa.
Non è mio proposito d'internarmi in cose che non hanno
seggio in questo builettino , e che io stesso già dilucidava
nella stotia ecclesiastica della mia patria che presi a dettare.
Non posso però tenermi di osservare che fu ad un tempo
un grand' errore ed un gran danno per la storia delle
patrie antichità V essersi quasi tutti distrutti i sarcofagi e
le lapidi mortuarie che vennero in chiaro ai tempo delle