Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (3.1857)

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di concorrenza in navigazioni ed in preda in cui erano di-
stinti i Cartaginesi cogli indigeni con cui avevano fatto
da molti secoli prima reciproca alleanza. Per questa sola
ragione può spiegarsi la deficienza di monumenti che
avrebbero lasciato in Sardegna, ben sapendo quanto forte
sia 1' odio in distruggere le opere di quegli uomini che si
vorrebbero cancellare anche dalla memoria per Io spirito
di gelosia e d' interessi.

G. Spano.

ISCRIZIONE DI ZURI

Allorquando compilava il catalogo dei vescovi della
soppressa chiesa vescovile di Santa Giusta , il quale forma
parte dell'appendice \ .a della mia storia ecclesiastica di
Sardegna ( tom. 3 pag. 378) mi veniva sott'occhio la
copia ds un' iscrizione esistente nella chiesa parrocchiale di
Zuri, che trovai tra i preziosi manoscritti del cav. Bai'lle.
E tosto ne profittava, aggiungendo a quel catalogo il nome
d'un vescovo Giovanni, coli'indicazione che la sua prima
memoria risaliva all' anno 1291 , data appunto dell' i-
scrizione.

Com* era stata trasmessa al Bai'lle, la copia presentava
non poche lacune , che si vollero attribuire agli oltraggj
del tempo che avrebbono corroso in parte le lettere del-
l' epigrafe. Ora però che mi fu dato di vederla trascritta
nella sua integrità , non posso tenermi dal riferire le pri-
mitive imperfezioni , come a poca diligenza del copiatore,
così alla difficolta di ritraila esattamente : perocché tro-
vandosi collocata molto in alto della facciata della chiesa,
fa mestieri che il trascrittore fatichi lungamente sovra una
grande scala, onde copiarla con quella scrupolosità che è
propria d' un jac simile.