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Martini, Pietro: Città di Cornus
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.10804#0020
accenna ad un monumento eretto dai Cornensi ad un
Quinto Sergio Quadrato, patrono della colonia, in ricogni-
zione delle benemerenze da lui acquistate verso quel po-
polo il quale, decretava gli si rizzasse una statua a spese
pubbliche.
La medesima è di gran pregio non tanto perchè si vede
manifesto che là fosse la città di Cornus , quanto perchè
ci diede la peregrina notizia che dessa fosse una colonia
romana : cosicché potemmo tosto aggiungere alle due co-
lonie di Torres e d' Uselli anche Y altra di Cornus. Onde-
che riconosciamo che questa città dopo i grandi disastri
sofferti ai tempi d'Amsicora, lungi dall' andar in decadenza,
diventò fiorente a modo di venir onorata dei privilegi di
colonia romana. Che avesse delle magnificenze lo provano
le reliquie che ne sono rimaste e che vennero descritte
dall' Angius e dal La Marmora.
La sua importanza politica puossi argomentare da quella
parola Quir. nella prima linea, che si deve intendere
Quirino, a simiglianza deli1 iscrizione sulcitana illustrata
àaìY Bai'lle, ove leggesi pure la parola medesima che mani-
festamente facea intendere che il Marcello della istessa
iscrizione era ascritto alla tribù quirina di Roma. Perlochè
in pari modo il Quinto Sergio Quadrato dell' epigrafe cor-
nense dovea appartenere alla medesima tribù quirina.
Ora essendo certo che quando i municipj e le colonie
avevano la cittadinanza romana col diritto di voto venivano
ascritti ad una delle XXXV tribù in cui era diviso il po-
polo romano, è naturale il dedurre che, come il munici-
pio di Solci aveva la cittadinanza romana col diritto di
voto , così pure Y avesse la colonia di Cornus , dacché il
Quinto Sergio Quadrato suo cittadino era appartenente alla
tribù quirina.
Questo Sergio Quadrato poi intanto si tiene per cittadino
■cornense , inquantochè dopo i priro' tempi della repub-
Quinto Sergio Quadrato, patrono della colonia, in ricogni-
zione delle benemerenze da lui acquistate verso quel po-
polo il quale, decretava gli si rizzasse una statua a spese
pubbliche.
La medesima è di gran pregio non tanto perchè si vede
manifesto che là fosse la città di Cornus , quanto perchè
ci diede la peregrina notizia che dessa fosse una colonia
romana : cosicché potemmo tosto aggiungere alle due co-
lonie di Torres e d' Uselli anche Y altra di Cornus. Onde-
che riconosciamo che questa città dopo i grandi disastri
sofferti ai tempi d'Amsicora, lungi dall' andar in decadenza,
diventò fiorente a modo di venir onorata dei privilegi di
colonia romana. Che avesse delle magnificenze lo provano
le reliquie che ne sono rimaste e che vennero descritte
dall' Angius e dal La Marmora.
La sua importanza politica puossi argomentare da quella
parola Quir. nella prima linea, che si deve intendere
Quirino, a simiglianza deli1 iscrizione sulcitana illustrata
àaìY Bai'lle, ove leggesi pure la parola medesima che mani-
festamente facea intendere che il Marcello della istessa
iscrizione era ascritto alla tribù quirina di Roma. Perlochè
in pari modo il Quinto Sergio Quadrato dell' epigrafe cor-
nense dovea appartenere alla medesima tribù quirina.
Ora essendo certo che quando i municipj e le colonie
avevano la cittadinanza romana col diritto di voto venivano
ascritti ad una delle XXXV tribù in cui era diviso il po-
polo romano, è naturale il dedurre che, come il munici-
pio di Solci aveva la cittadinanza romana col diritto di
voto , così pure Y avesse la colonia di Cornus , dacché il
Quinto Sergio Quadrato suo cittadino era appartenente alla
tribù quirina.
Questo Sergio Quadrato poi intanto si tiene per cittadino
■cornense , inquantochè dopo i priro' tempi della repub-