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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 3.1857

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Spano, Giovanni: Città di Calmedia
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https://doi.org/10.11588/diglit.10804#0128

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121

pure ciò non era confermato da nessuno storico. Essendo
pervenuto nelle nostre mani un codice papiraceo autografa
di fogli 63, in 8 , scritto in lingua spagnuola d' ignoto
autore col titolo Relasion de la Antigua Ciuciaci de Cai-
media , y varias antiguacles del mando (I), dal mede-
simo rileviamo d' esser veramente esistita questa citta.
Tralasciando molte cose favolose che vi si raccontano , le
quali non possono reggere ad una buona critica , per es.
(pag. 2) che il fondatore di questa citta fosse Sardo,
e che la chiamò dal nome di sua moglie Calmedia, an-
deremo notando alcune cose le quali accertano realmente
d1 esser esistita la citta con questo nome , sopra la quale
faremo qualche riflessione.

Intorno al luogo ove fu fondata dice d' essere in una
valle molto amena, in mezzo della quale scorre un fiume
che ha molto fondo ( caudaloso rio ) } molto ricco in pe-
scagione , e navigabile per tre miglia dal mare sino alla
citta di Calmedia , dove oggi esiste una chiesa antica di
S, Pietro e di S. Paolo , e le fondamenta della casa del
Vescovo. Incominciavano le muraglie di questa città ,
come oggi si vedono le vestigia dalla porta maravigliosa-
mente fabbricata , da dove si volgevano verso la fontana
oggi chiamata su Angui, (2). Le stesse vestigia si esten-
devano alle falde di un monte che chiamano negro dove
si vedono alcune fabbriche antiche laterizie, e si estendono

(1) Ci sia permesso qui notare innanzi tutto , che dopo di averne tatto V e-
stratto per nostro uso , F abbiamo offerto in. dono alla R. Bibl. di Cagliari.
L'esistenza di questo codice fu pure da noi accennata nelle Notizie dell'ari'
tica Tharros , pag. 8.

(2) A più di questa fontana dice che ve n' era un1 altra chiamata al suo
tempo dai Bosani Contro. , la quale era costruita da Marco Pindaro , ed
adornata di statue di marmo , delle quali in suo tempo sotto terra si trovarono
frammenti di braccia , e di teste. Anzi che nella vigna che possedeva D. Luigi
Sotgiu , vicino alla Chiesa di S. Cosimo e Damiano si trovò una lapide di
marmo bianco larga A palmi, che indicava V autore di questa fontana.
 
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