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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 3.1857

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Spano, Giovanni: Amuleto in oro di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.10804#0022

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la coda cuopre la schiena del medesimo , ed indi superior-
mente verso le antenne che vengono ben espresse nell' og-
getto indicato, facendo due spire, le quali servivano di
appiccagnolo all' amuleto , si rivolge verso la parte opposta
della schiena, fermando quasi a metà la testa (1).

Questo prezioso oggetto che fu da noi acquistato in
Oristano da uno che in Tharros aveva fatto uno scavo
nel \ 850 , ci destò maraviglia per la sua rarità. E lavorato
con tutta perfezione , vedendosi nella testa del serpe gli
occhj ed i denti} ed al di sopra le squame che guardate
col microscopio imitano veramente una testa di serpente
al naturale.

Ben sapendo che la maggior parte degli oggetti venuti
fuori dalla necropoli di Tharros siano egiziani , noi non
ispenderemo molte parole per dare il significato di questo
singolare oggetto. 11 serpente è riprodotto negli scarabei ,
nelle paste , negli anelli ed in altri ornamenti muliebri ,
come si è accennato ( Bullet. ann. II, p, 4 50), quando
parlammo dei serpenti urèi. Secondo il posto che il ser-
pente occupava nei monumenti egiziani assumeva egli un
simbolo di un significato particolare , ora della vita , ora
del potere ed ora dell'esser creato. Macrobio insegna d'esser

(i) Nel circolo formato dalle spire si è voluto forse indicare il disco solare cui
molto si collega il simbolo ed il mito dui serpente.
 
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