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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 3.1857

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Spano, Giovanni: Amuleto in oro di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.10804#0023

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il serpe un simbolo ordinario del sole fecondatore , e
nella figura di Mitra è rappresentato in più giri per in-
dicare T annuo corso dèi sole. Questo fetisco egiziano era
nel numero degli dei, e perciò nella città di Tebaide, e
del Delta gli era tributato un culto. Quasi in tutti i
Tempj dell' Egitto venivano nutriti i serpenti che indica-
vano 1' eterna essenza , il fonte della generazione da cui
dipende la vita di tutti gli esseri. In una parola , era
1" anima del mondo che fecondando tutto col calore gli
dà essenza e vita. Per questa ragione il dio potente, l'O-
siride, sosteneva uno scettro intrecciato da un serpente ,
come lo è in proposito il nostro oggetto. Forse il Nilo in
embrione, nel quale era rappresentato lo stesso Osiride,
o Knef, il dio grande.

II. serpente adunque avvolto al bruco indica la cale-
fazione necessaria per vivificare e dar l'anima all'oggetto
che abbraccia. Idea stravolta dai superstiziosi Egiziani
che pare sia presa dalle parole di Mose nella creazione
del mondo, quando disse che lo spirito di Dio si muo-
veva sopra le acque per dar vita agli esseri , cioè rinca-
loriva, com'è nell'ebreo merachèphet (incubans) nel
modo come fanno gli uccelli covando le uova per dar
vita ai pulcini.

Ma il bruco o la crisalide era simbolo convenientemente
adattato per indicare il nascere, la vita , e Y apoteosi del-
l' uomo (Creuzer Simbol. toni. 4), quando questi nel
deporre la mortai salma cangiasi, secondo V espressione
di Dante , in angelica farfalla.

G. Spano
 
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