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dice la cagione di sì lunghe contese. >j Eorum autem
dissidium proveniebat a matrimoniis vetatis Tarrensibus
cimi feminis Cornile, que erant impudiche et nimis prone
ad omnia genera luxnrie et specialiter in vestimentis et
Jemineis adornamentis multo valde superiores Tar-
rensibus. »
Raccogliesi ancora che Tarrhos venne attaccata dai Van-
dali all' epoca funesta delle loro invasioni nell' isola , e
sofferse dal canto loro grandissimi danni : ma che nella
lotta uscì vittoriosa e si serbò libera dalla prepotenza de-
gl' invasori. Però ai tempi dell' anonimo relatore molto
era scaduta dal suo antico splendore. Lo prova egli coi
lamenti che fa sulla distruzione del tempio colà eretto
dacìi Egiziani e dell' altro che i Romani vi avevano con-
sograto a Minerva , come pure su quella del Foro e del-
l' Anfiteatro. Lamenta eziandio le cattive condizioni a cui
erano ridotte le mura , le torri , le case della citta. E
preso il relatore da profondo duolo per le crescenti ruine
della sua terra natale, conchiude scongiurando i suoi fra-
telli a ripararne i danni , a salvare dalla distruzione le
memorie dell'antichità, e quindi tutti quanti i monu-
menti, le iscrizioni , le pitture che per fortuna erano ri-
maste : e perciò pone loro sott' occhio 1' esempio degli avi,
i quali ogni studio aveano posto per ristaurare la citta
dai danni che i Vandali le avevano recato.
Queste memorie, in quanto ragguardano alle condizioni
di Tarrhos nella prima metà del secolo IX, sono affatto
storiche, dacché le riferiva 1' anonimo relatore che viveva
a quei tempi.
Pietro Martini
dice la cagione di sì lunghe contese. >j Eorum autem
dissidium proveniebat a matrimoniis vetatis Tarrensibus
cimi feminis Cornile, que erant impudiche et nimis prone
ad omnia genera luxnrie et specialiter in vestimentis et
Jemineis adornamentis multo valde superiores Tar-
rensibus. »
Raccogliesi ancora che Tarrhos venne attaccata dai Van-
dali all' epoca funesta delle loro invasioni nell' isola , e
sofferse dal canto loro grandissimi danni : ma che nella
lotta uscì vittoriosa e si serbò libera dalla prepotenza de-
gl' invasori. Però ai tempi dell' anonimo relatore molto
era scaduta dal suo antico splendore. Lo prova egli coi
lamenti che fa sulla distruzione del tempio colà eretto
dacìi Egiziani e dell' altro che i Romani vi avevano con-
sograto a Minerva , come pure su quella del Foro e del-
l' Anfiteatro. Lamenta eziandio le cattive condizioni a cui
erano ridotte le mura , le torri , le case della citta. E
preso il relatore da profondo duolo per le crescenti ruine
della sua terra natale, conchiude scongiurando i suoi fra-
telli a ripararne i danni , a salvare dalla distruzione le
memorie dell'antichità, e quindi tutti quanti i monu-
menti, le iscrizioni , le pitture che per fortuna erano ri-
maste : e perciò pone loro sott' occhio 1' esempio degli avi,
i quali ogni studio aveano posto per ristaurare la citta
dai danni che i Vandali le avevano recato.
Queste memorie, in quanto ragguardano alle condizioni
di Tarrhos nella prima metà del secolo IX, sono affatto
storiche, dacché le riferiva 1' anonimo relatore che viveva
a quei tempi.
Pietro Martini