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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 3.1857

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Martini, Pietro: Città di Cornus
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Spano, Giovanni: Amuleto in oro di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.10804#0021

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blica romana in che i municipj e le colonie avevano in
Roma i loro patroni , si usò dagli uni e dalle altre di
scegliere a patrono un proprio loro cittadino onde ve-
gliasse alla difesa dei loro diritti e li facesse valere presso
la repubblica madre.

A-vieppiù giustificare resistenza di Cornus presso a
Santa Catterina di Pittinuri , e spargere maggior luce su
quel popolo , servì il primo dei due codici cartacei d' Ar-
borea pubblicato nel 1856 dallo scrittore di quest5 articolo.

A pagina 23, dove si parlò della guerra tra i popoli di
Cornus e quelli della vicina Tarros, si legge che i Cornensi
guidati dal loro re Numila vinsero quelli di Tarros e
recarono immensi danni a questa città: ma che poi, preso
il sopravvento dai Tarresi, questi sconfissero i Cornensi nel
luogo vicino de Pechenoriu. E chi mai non vede che l'at-
tuale nome di Pittinuri non sia una corruzione dell' an-
tico Pechenoriu ?

Mentre si pone termine a questi cenni sulla città di
Cornus, è debito di rivolgere il lettore all' altro articolo
intitolato inscrizione di Aristonio, inserito in questo stesso
bollettino ( anno IL pag. 9 ) , ove si diedero molti altri
particolari sulla città medesima.

P. Martini

AMULETO IN ORO DI THARROS

Questo curioso amuleto di cui diamo il disegno è V unico
nel suo genere che sia uscito dalle tombe di quella antica
citta. Rappresenta per quanto a noi sembra un bruco ,
ovvero una crisalide attorniata da una serpe la quale prin-
cipiando dall' estremila inferiore del bruco in cui ha infisso
 
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