5o
MISCELLANEA
per sbarazzarsi delle reliquie dell’antica oreficeria, non
si è avuto nemmeno la cura di serbare alla strada il
suo nome storico. 1 Pure l’arte tuttora fiorisce, ed è
anche oggi singolare la perizia degli orafi sardi, come
è singolare la fedeltà, che spesso si avverte nei loro
lavori, a forme ornamentali antiquate. Fedeltà che,
suo maggiore interesse ed un particolare sapore. 1
Nelle opere d’oreficeria di certo eseguite da mae-
stri sardi, o che almeno si conservano sul suolo sardo,
possiamo constatare influssi diversi, ma prevalente-
mente spagnoli. Nei più minuti lavori, e specialmente
per gli ornamenti muliebri, si avverte sino ai tempi
Piatto (prima metà del sec. xvi). Cagliari, Tesoro del Duomo
come dei moderni, così fu propria degli orafi antichi ;
e il carattere arcaicizzante delle opere di questi ul-
timi ingenera facilmente difficoltà non lievi nella deter-
minazione cronologica. La difficoltà è comune per
tutta la storia dell’arte sarda, arte che fu sempre in
ritardo e che da questo fatto appunto trae spesso il
1 La via Argentari fu da alcuni anni ribattezzata col nome di
Giuseppe Mazzini.
più recenti l’imitazione di modelli preromani ; vi è un
riscontro fra gli ornamenti moderni e gli ornamenti
1 Nulla di più interessante che il constatare l’evidente imita*
zione di forine raffaellesche in pitture che pure sono condotte con
una tecnica quattrocentistica e che sono improntate di uno spirito
tutto primitivo. Cosi la Madonna del cardellino, nel santuario di
Bonaria, presso Cagliari; cosi la grande ancona della parrocchiale
di Suelli ; cosi l’ancona della parrocchiale di Lunamatrona. Da
questa, che parrebbe stridente antitesi, derivano tali opere una spe*
ciale attraenza.
MISCELLANEA
per sbarazzarsi delle reliquie dell’antica oreficeria, non
si è avuto nemmeno la cura di serbare alla strada il
suo nome storico. 1 Pure l’arte tuttora fiorisce, ed è
anche oggi singolare la perizia degli orafi sardi, come
è singolare la fedeltà, che spesso si avverte nei loro
lavori, a forme ornamentali antiquate. Fedeltà che,
suo maggiore interesse ed un particolare sapore. 1
Nelle opere d’oreficeria di certo eseguite da mae-
stri sardi, o che almeno si conservano sul suolo sardo,
possiamo constatare influssi diversi, ma prevalente-
mente spagnoli. Nei più minuti lavori, e specialmente
per gli ornamenti muliebri, si avverte sino ai tempi
Piatto (prima metà del sec. xvi). Cagliari, Tesoro del Duomo
come dei moderni, così fu propria degli orafi antichi ;
e il carattere arcaicizzante delle opere di questi ul-
timi ingenera facilmente difficoltà non lievi nella deter-
minazione cronologica. La difficoltà è comune per
tutta la storia dell’arte sarda, arte che fu sempre in
ritardo e che da questo fatto appunto trae spesso il
1 La via Argentari fu da alcuni anni ribattezzata col nome di
Giuseppe Mazzini.
più recenti l’imitazione di modelli preromani ; vi è un
riscontro fra gli ornamenti moderni e gli ornamenti
1 Nulla di più interessante che il constatare l’evidente imita*
zione di forine raffaellesche in pitture che pure sono condotte con
una tecnica quattrocentistica e che sono improntate di uno spirito
tutto primitivo. Cosi la Madonna del cardellino, nel santuario di
Bonaria, presso Cagliari; cosi la grande ancona della parrocchiale
di Suelli ; cosi l’ancona della parrocchiale di Lunamatrona. Da
questa, che parrebbe stridente antitesi, derivano tali opere una spe*
ciale attraenza.