L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (10.1907)

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CORRIERI

basilica di San Nicola, regale sua cappella com’egli
la chiamava, al grandioso Castello, che non avea nulla
da invidiare alla reggia di Palermo e a Castel Maniace
di Siracusa. E forse lo stesso Giovanni di Maiore pro-
tomcigistro, casualmente nominato in una carta del 1230/
compagno di maestro Pietro di Puglia, padre dell’im-

1 Ibidem, VI, ti. 50 in notitia testium a pag. 79.

mortale Nicola pisano, che vi lavorava, dava gli ultimi
ritocchi alla fabbrica della cattedrale.

Ma, oggi già cadono via m.elanconi cani ente le lastre
calcaree dall’alto della fabbrica degli arcivescovi Rai-
naldo e Doferio, mentre la reggia barese di Federico
sta per essere distrutta, del tutto orrendamente tras-
formata in carcere giudiziario!

Francesco Carabellese.

CRONACA

Esposizione al Burlington Fine Arts Club di
Londra. — Nell’aprile prossimo sarà aperta in Londra,
per cura del Burlington Fine Arts Club un 'esposi-
zione delle maioliche di Levante, insieme con quelle
di Persia, di Damasco e dell’Asia minore.

Esposizione nel Gabinetto nazionale delle
Stampe in Roma. — Il 9 dicembre p. p. s'inau-
gurarono nuovi locali del Gabinetto nazionale delle
Stampe, più ariosi, rischiarati e asciutti, con un’espo-
sizione di disegni e stampe insigni.

Il gruppo dell’Èrcole e Lica del Canova. — Nella
terrazza, su cui s’aprivano le porte della sala dedicata
ai maestri fiamminghi, nella Galleria nazionale a pa-
lazzo Corsini, si sta collocando il gruppo colossale.

Esposizione d’arte antica umbra a Perugia. —
Nella prossima' primavera s’inaugurerà l’esposizione
d’arte antica a Perugia. Notiamo che molto ragione-
volmente saranno escluse dall’Esposizione opere già
esistenti in luoghi pubblici e in collezioni già aperte
di solito ai visitatori. Nell’occasione della mostra, la
galleria perugina si presenterà in nuovo assetto.

Disegno di legge per gli Uffici e il Personale
delle antichità e Belle Arti. — Va lodata l’alacrità
con la quale il Direttore generale delle antichità e
Belle Arti ha voluto soddisfare l’antico desiderio dei
funzionari dei musei, delle gallerie, de’ monumenti ;
ma la legge proposta non corrisponde, a nostro pa-
rere, al bisogno. Non crediamo che sia possibile, nelle
condizioni presenti della coltura storico-artistica ita-
liana, comporre degnamente tutti gli uffici indicati nel
disegno di legge ; e temiamo i tristi effetti dell’im-
provvisazione de’ molti nuovi funzionari. Nè, dopo
tante nomine arbitrarie e promozioni anche più arbi-
trarie, tanti abusi e favoritismi, tanti e continui strappi
ai regolamenti, dovevasi comporre una legge con la
quale gli avventizi potranno entrare a piedi pari, senza

concorso, nella Direzione dei musei e delle gallerie.
Nè, dimenticando che pure parecchi giovani nelle Uni-
versità si preparano da anni con severi studi a com-
prendere il patrimonio artistico della nazione, si do-
veva dichiarare che per Baintriissione di archeologi è
necessaria la laurea in lettere, per quella di studiosi
della storia dell’arte no. Tanto significa lasciare libero
ancora il passo ai dilettanti! La legge è necessaria,
ma oggi dev’essere rigorosa, corrispondente alle no-
stre vere condizióni di coltura archeologica ed arti-
stica, al novero dei cultori forti e pronti al lavoro,
alla giustizia invocata per il bene dell’arte nostra.

A. V.

Riforme degli Istituti di Belle Arti. — La Giunta
superiore di Belle Arti cominciò a studiare il problema
dell’insegnamento artistico in adunanze tenute dagli
ultimi di novembre al 3 di dicembre. Il giorno 8 di
questo mese è stata convocata di nuovo per pren-
dere ancora in esame l’arduo problema.

I giornali quotidiani hanno già riassunto il disegno
di riforme, certo non radicali, proposte dagli insigni
artisti che fanno parte della Giunta; e purtroppo si
è dimenticato il problema fondamentale, quello di ele-
vare la coltura dei giovani, che negli Istituti di Belle
Arti si dedicano agli studi. Con la licenza della quinta
elementare i nostri artisti non avranno certo adunato
nella mente i materiali per le loro invenzioni ; e noi
seguiteremo a chiederci le tante volte: perchè si di-
pinge? perchè si scolpisce?

La Galleria degli Uffizi ha acquistato un bozzetto
di Sebastiano Ricci, esprimente Cristo che lavai piedi
agli Apostoli. Alla stessa galleria è pervenuto per do-
nazione del Volpi un Cristo portacroce di Gian Fran-
cesco de’ Maineri.

II chiostro della Minerva venne già da alcuni
anni chiuso al pubblico; uè fu improvvido il consi-