STUDII SULLA SCULTURA ROMANA
DEL QUATTROCENTO
I BASSORILIEVI DEL TABERNACOLO DI SISTO IV.
Relazioni iconografiche.
BASSORILIEVI del tabernacolo di Sisto IV formano una
delle maggiori espressioni a Roma della tendenza di svol-
gere in una serie di rappresentazioni la storia de’prìncipi
degli apostoli, e si riconnettono ai grandi cicli di affreschi
che, su tale soggetto, vennero eseguiti nel secolo xm da
artisti italiani.
Ora non è diffìcile riconoscere come gli artisti del Quat-
trocento, che noi fin da principio dichiariamo romani, si
siano a tal uopo serviti ed abbiano tratto ispirazione dagli
affreschi che adornavano il quadriportico della vecchia basi-
lica vaticana. E arduo per noi, che abbiamo tanta scarsezza
di materiale, di ricostruire la serie importante di pitture che
si svolgeva sotto le arcate esterne del grande monumento
della cristianità. 1
Il codice del Grimaldi riporta i disegni degli affreschi
che al suo tempo ancora esistevano, superstiti alla rovina
in cui era caduto il tempio, che Martino V trovò in pessimo stato e che credè opportuno
rifare. Però la serie dataci dal Grimaldi è evidentemente interrotta, chè non si capirebbe
altrimenti come potesse cominciare dalla caduta di Simon Mago, scena che non viene prima
nei fatti della vita degli apostoli. Dati dunque i restauri che alle pitture furono fatti, e,
ammessa anche la distruzione di alcune tra esse, possiamo pensare, per le analogie che
corrono tra i disegni e gli affreschi di San Piero a Grado, che originariamente nei quadri-
portico esistesse la rappresentazione della consegna delle chiavi e del risanamento dello
storpio. I disegni del Grimaldi 2 ci mostrano del resto dei buoni raffronti iconografici con
le altre rappresentazioni figurate sui bassorilievi.
La caduta di Simon Mago torna ugualmente, come è tracciata nel disegno, sul basso-
rilievo quattrocentesco.' La figurazione della torre, che è una variante, espressa dalla leggenda
aurea, dei soliti motivi in voga, si ripresenta identicamente costituita nel bassorilievo. E una
1 Cfr. Muntz, Les Aris, I, 9, e del medesimo v. 2 Cfr. su questo argomento lo studio di Pietro
Les anciennes basìliqnes et églises de Rome au XV siede D’Achiardi negli Atti del Congresso interni di scienze
in Révue archéologique, 1877, pag. 18-39; Venturi, s/or., VII, 193-285; Venturi, op. cit , V.
Storia, voi. V.
DEL QUATTROCENTO
I BASSORILIEVI DEL TABERNACOLO DI SISTO IV.
Relazioni iconografiche.
BASSORILIEVI del tabernacolo di Sisto IV formano una
delle maggiori espressioni a Roma della tendenza di svol-
gere in una serie di rappresentazioni la storia de’prìncipi
degli apostoli, e si riconnettono ai grandi cicli di affreschi
che, su tale soggetto, vennero eseguiti nel secolo xm da
artisti italiani.
Ora non è diffìcile riconoscere come gli artisti del Quat-
trocento, che noi fin da principio dichiariamo romani, si
siano a tal uopo serviti ed abbiano tratto ispirazione dagli
affreschi che adornavano il quadriportico della vecchia basi-
lica vaticana. E arduo per noi, che abbiamo tanta scarsezza
di materiale, di ricostruire la serie importante di pitture che
si svolgeva sotto le arcate esterne del grande monumento
della cristianità. 1
Il codice del Grimaldi riporta i disegni degli affreschi
che al suo tempo ancora esistevano, superstiti alla rovina
in cui era caduto il tempio, che Martino V trovò in pessimo stato e che credè opportuno
rifare. Però la serie dataci dal Grimaldi è evidentemente interrotta, chè non si capirebbe
altrimenti come potesse cominciare dalla caduta di Simon Mago, scena che non viene prima
nei fatti della vita degli apostoli. Dati dunque i restauri che alle pitture furono fatti, e,
ammessa anche la distruzione di alcune tra esse, possiamo pensare, per le analogie che
corrono tra i disegni e gli affreschi di San Piero a Grado, che originariamente nei quadri-
portico esistesse la rappresentazione della consegna delle chiavi e del risanamento dello
storpio. I disegni del Grimaldi 2 ci mostrano del resto dei buoni raffronti iconografici con
le altre rappresentazioni figurate sui bassorilievi.
La caduta di Simon Mago torna ugualmente, come è tracciata nel disegno, sul basso-
rilievo quattrocentesco.' La figurazione della torre, che è una variante, espressa dalla leggenda
aurea, dei soliti motivi in voga, si ripresenta identicamente costituita nel bassorilievo. E una
1 Cfr. Muntz, Les Aris, I, 9, e del medesimo v. 2 Cfr. su questo argomento lo studio di Pietro
Les anciennes basìliqnes et églises de Rome au XV siede D’Achiardi negli Atti del Congresso interni di scienze
in Révue archéologique, 1877, pag. 18-39; Venturi, s/or., VII, 193-285; Venturi, op. cit , V.
Storia, voi. V.