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MISCELLANEA
visetti, dal mento breve, dalla piccola boccuccia, dai
tondi occhi sgranati e con iridi natanti: nulla si po-
trebbe trovare di più simile al disegno rappresentante
la Giustizia. L’altro disegno, che ha un fare alquanto
più duro nella forma del collo e nelle movenze della
figura, trova riscontro in altri affreschi della stessa
questo palazzo furono già creduti di Michelino da Be-
sozzo, ma in realtà ora che è stato meglio scoperto il
solo frammento che se ne fosse sufficientemente con-
servato 1 — e di una parte di esso ho il piacere di of-
frire ai lettori la prima riproduzione (fig. 5) — non mi
par dubbio siano stati eseguiti dal più delicato dei
Fig. 3 — Zavattari: Il Convito nuziale di Teodolinda e d’Agilulfo. Monza, Cattedrale
cappella 1 dovuti probabilmente al meno abile dei due
collaboratori, a quegli cui è assai prossimo di stile il
pittore che eseguì la decorazione nella preziosa saletta
terrena del palazzo Borromeo a Milano 2 (fig. 4).
Gli affreschi che ornavano il portico del cortile di
1 Vedi, e. g., il gruppo di donzelle sedute nell’affresco ripro-
dotto a tav. XXXIV dell’opera del Fumagalli e Beltrami.
2 Cfr. Beltrami-Fumagalli, Reminiscenze di storia e d'arte in
Milano,
pittori di Monza. In tale frammento, le donzelle raffi-
gurate veleggianti entro un battello, hanno tutte le
caratteristiche delle figure del Convito nuziale di Teo-
dolinda e d’Agilulfo, i paffuti visi, le boccucce leziose,
gli occhi rotondi, le iridi natanti, le orecchie legger-
1 P. Toesca, loc. cit., pag. 324. Due altri piccoli frammenti,
distaccati dal muro, veggonsi presso l’ingresso della Pinacoteca
Borromeo, sullo scalone.
MISCELLANEA
visetti, dal mento breve, dalla piccola boccuccia, dai
tondi occhi sgranati e con iridi natanti: nulla si po-
trebbe trovare di più simile al disegno rappresentante
la Giustizia. L’altro disegno, che ha un fare alquanto
più duro nella forma del collo e nelle movenze della
figura, trova riscontro in altri affreschi della stessa
questo palazzo furono già creduti di Michelino da Be-
sozzo, ma in realtà ora che è stato meglio scoperto il
solo frammento che se ne fosse sufficientemente con-
servato 1 — e di una parte di esso ho il piacere di of-
frire ai lettori la prima riproduzione (fig. 5) — non mi
par dubbio siano stati eseguiti dal più delicato dei
Fig. 3 — Zavattari: Il Convito nuziale di Teodolinda e d’Agilulfo. Monza, Cattedrale
cappella 1 dovuti probabilmente al meno abile dei due
collaboratori, a quegli cui è assai prossimo di stile il
pittore che eseguì la decorazione nella preziosa saletta
terrena del palazzo Borromeo a Milano 2 (fig. 4).
Gli affreschi che ornavano il portico del cortile di
1 Vedi, e. g., il gruppo di donzelle sedute nell’affresco ripro-
dotto a tav. XXXIV dell’opera del Fumagalli e Beltrami.
2 Cfr. Beltrami-Fumagalli, Reminiscenze di storia e d'arte in
Milano,
pittori di Monza. In tale frammento, le donzelle raffi-
gurate veleggianti entro un battello, hanno tutte le
caratteristiche delle figure del Convito nuziale di Teo-
dolinda e d’Agilulfo, i paffuti visi, le boccucce leziose,
gli occhi rotondi, le iridi natanti, le orecchie legger-
1 P. Toesca, loc. cit., pag. 324. Due altri piccoli frammenti,
distaccati dal muro, veggonsi presso l’ingresso della Pinacoteca
Borromeo, sullo scalone.