Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 10.1907

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Miscellanea
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24152#0093

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
56

MISCELLANEA

parte un mio proposito antico di presentare agli stu-
diosi l’intera serie di queste piccole figure, inedite
ancora. E dico in parte: perchè l’oscurità della cap-
pella Rucellai ed anche il deperimento di questa parte
del dipinto, non mi ha consentito di ottenere un mag-
gior numero di queste riproduzioni : il che forse sarà
possibile quando, secondo il voto testé espresso dalla
Kunstkronik e dal fiorentino Marzocco, la tavola Ru-
cellai potrà essere trasferita nella parete contigua, di
fronte alla Santa Caterina del Bugiardini, e saranno

questa tavola di Duccio fosse poi eseguita, nè se la
compagnia dei Laudesi avesse la sua sede costante
nella cappella che fu poi dei Bardi; ma questa sembra
anche troppo angusta, come già avemmo occasione
di notare a proposito dei lavori recentemente ivi
eseguiti, perchè quell’ampia tavola non vi fosse di
troppo ingombro e d’impedimento alla luce della
finestra. Merita invece di essere tenuta in maggior
conto dalla critica la notizia dell’antico commentatore
di Dante, risalente già alla prima metà del sec. xiv,

Fig. x — Cimabue: Ancona (dettaglio). Firenze, Santa Maria Novella

riaperte le due finestre archiacute che davano luce
alla cappella.

Questa tavola, prima di essere collocata ove trovasi
fino dal sec. xvm, fece per la chiesa una più lunga pere-
grinazione e assai diversa da quella che il Wood-Brown
ha creduto di poter ricomporre {Tlie Domican Church
of Santa Maria Novella, Edinburg, 1902, pag. 127 seg.),
come risulta dalle ricerche testé comunicate dal dot-
tor Poggi all’Istituto tedesco di storia dell’arte in
Firenze. Ma non si può, con sicuro fondamento, iden-
tificarla con quella che fu commessa nel 1285 a Duccio
dalla compagnia della Vergine residente in Santa
Maria Novella : poiché non solo non sappiamo se

che parla di una tavola dipinta da Cimabue per Santa
Maria Novella.

Nè la comparazione stilistica che, dopo il Wickhoff,
il Richter, il Langton-Douglas e il Suida, 1 di nuovo il
Venturi (il quale ha il merito grande di aver rivendi-
cata l’importanza di Cimabue) con tanto acume ha ora
istituito fra la Madonna Rucellai e le cose di Duccio,
sembra aver risoluta definitivamente la controversia in
favore dell’attribuzione a Duccio, o anche, come il Suida
vuole, ad altro maestro di scuola fiorentina o senese.

1 W. Suida, Jahrbuch. der koenig. preuss. Kunstsammlung,
XXVII. 1905, pag. 28 segg.
 
Annotationen