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CORRIERI
ghiara che la città ci habia da dare la rina o mettir-
cila dittu staglianti per quanto sarrà stimata.
« Itera che ogni dui mesi si habbia da fare squadro
et che si habbia da fare stimare per experti commu-
niter eligendi con li tre prezzi ordinari ». 1
Dalle linee del superiore documento si comprende
che il progetto del lavoro dovette essere redatto da
i nomi, fra i quali ricordo un magister Andrea murator
expertus1 che fu padre del su citato Giovanni. 2
San Mauro Castelverde. Reliquiario del ’goo. —
Ho il piacere di dare ai lettori de\VArte due belle ri-
produzioni, a circa metà dell’originale, del pregevole
reliquiario della S. Croce in argento dorato, esistente
in San Mauro Castelverde (provincia di Palermo),
Palazzo municipale, Siracusa
Giovanni Vermexio, eletto a capo maestro della città
nel 1621 cum omnibus lucris et emolumentis, honori-
bus et oneribus, juribus, gratiis, immunitatibus fran-
chitiis et facultatibus et tutto quello et quanto spetta a
détto offitio. 2
Fra la fine del 500 e la prima metà del secolo se-
guente viveva in Siracusa una famiglia di abili co-
struttori ed era appunto quella dei Vermexio o Vermixa,
detta anche sicilianamente Vermescio ; ed esaminando,
infatti, i documenti di quel tempo avviene d’incontrarne
1 Atti di Not. Giacomo Masò 1628-29, foglio 345 in Archivio
provinciale di Siracusa.
2 V. volume Consigli 1612-1626, pag. 242, Arch. prov. di Siracusa.
che debbo alla cortesia dell’illustre signor Churchill,
console generale di S. M. Britannica in Sicilia.
Sul luogo è chiamato inesattamente ostensorio,
mentre è un vero e proprio reliquiario. Trattasi d’un
pezzo della 2a metà del '500, estraneo all’arte sici-
liana, il cui pregio consiste principalmente nel lavoro
di finissimo smalto. Curiosa ed inammissibile la leg-
genda ad esso riferentesi, che sia stato, cioè, donato
dalla sorella di Pio II ad un prete di San Mauro, e che
costui alla sua volta l’abbia regalato alla propria città.
E. Mauceri.
1 Atti di Not. Giacomo Masò, 25 marzo. V. Ind. 1622.
2 Atti di Not. Giacomo Masò, 17 novembre 1623.
CORRIERI
ghiara che la città ci habia da dare la rina o mettir-
cila dittu staglianti per quanto sarrà stimata.
« Itera che ogni dui mesi si habbia da fare squadro
et che si habbia da fare stimare per experti commu-
niter eligendi con li tre prezzi ordinari ». 1
Dalle linee del superiore documento si comprende
che il progetto del lavoro dovette essere redatto da
i nomi, fra i quali ricordo un magister Andrea murator
expertus1 che fu padre del su citato Giovanni. 2
San Mauro Castelverde. Reliquiario del ’goo. —
Ho il piacere di dare ai lettori de\VArte due belle ri-
produzioni, a circa metà dell’originale, del pregevole
reliquiario della S. Croce in argento dorato, esistente
in San Mauro Castelverde (provincia di Palermo),
Palazzo municipale, Siracusa
Giovanni Vermexio, eletto a capo maestro della città
nel 1621 cum omnibus lucris et emolumentis, honori-
bus et oneribus, juribus, gratiis, immunitatibus fran-
chitiis et facultatibus et tutto quello et quanto spetta a
détto offitio. 2
Fra la fine del 500 e la prima metà del secolo se-
guente viveva in Siracusa una famiglia di abili co-
struttori ed era appunto quella dei Vermexio o Vermixa,
detta anche sicilianamente Vermescio ; ed esaminando,
infatti, i documenti di quel tempo avviene d’incontrarne
1 Atti di Not. Giacomo Masò 1628-29, foglio 345 in Archivio
provinciale di Siracusa.
2 V. volume Consigli 1612-1626, pag. 242, Arch. prov. di Siracusa.
che debbo alla cortesia dell’illustre signor Churchill,
console generale di S. M. Britannica in Sicilia.
Sul luogo è chiamato inesattamente ostensorio,
mentre è un vero e proprio reliquiario. Trattasi d’un
pezzo della 2a metà del '500, estraneo all’arte sici-
liana, il cui pregio consiste principalmente nel lavoro
di finissimo smalto. Curiosa ed inammissibile la leg-
genda ad esso riferentesi, che sia stato, cioè, donato
dalla sorella di Pio II ad un prete di San Mauro, e che
costui alla sua volta l’abbia regalato alla propria città.
E. Mauceri.
1 Atti di Not. Giacomo Masò, 25 marzo. V. Ind. 1622.
2 Atti di Not. Giacomo Masò, 17 novembre 1623.