I NOSTRI GRANDI MAESTRI
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coglierlo nel fianco, mentre egli brandendo sempre la spada sta per cadere a rovescio dal
cavallo, il quale alla sua volta già sta per precipitare nel vuoto. Nello stesso tempo tuttavia il
commentatore del disegno, rilevando le notevoli differenze che appariscono nel disegno stesso
in confronto del gruppo espresso nel dipinto, massime per l’atteggiamento delle teste, tanto
dell’uomo quanto del cavallo, entrambe rivolte in su e come colpite da un’apparizione
celeste, dubita in ultima analisi che il focoso studio al carboncino, — per quanto inteso con
analogo spirito — si riferisca al quadro della battaglia o accenni più facilmente al concetto di
Fig. 9 — Tiziano (Copia da): La Battaglia di Cadore. Firenze, Galleria degli Uffizi
(Fotografia Brami)
una Conversione di San Paolo, spesse volte rappresentata in simil modo, e che Tiziano
pure potrebbe avere meditato, non ostante non si conosca alcun quadro suo dall’accennato
soggetto.
Molti altri pensieri potranno suscitare fra gli studiosi dei disegni alcuni ottimi fogli di
maestri d’ oltremonte. Fra questi rammenteremo Rembrandt, per un suo schizzo geniale,
a penna e ombreggiato di seppia (un interno di camera con una donna seduta ad un tavolo)
inteso con efficaci effetti di chiaroscuro, — una avvenente ed affettuosa Madonna, che si
stringe al seno il Bambino, (a semplice penna), di Alberto Dùrer, e due bizzarrie del suo
degno allievo Hans von Kulmbach. Notevole quivi anzitutto il modo, da vero antico tedesco,
con cui l’artista si studiò d’interpretare le avventure lacrimose contenute nel mito di Orfeo
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coglierlo nel fianco, mentre egli brandendo sempre la spada sta per cadere a rovescio dal
cavallo, il quale alla sua volta già sta per precipitare nel vuoto. Nello stesso tempo tuttavia il
commentatore del disegno, rilevando le notevoli differenze che appariscono nel disegno stesso
in confronto del gruppo espresso nel dipinto, massime per l’atteggiamento delle teste, tanto
dell’uomo quanto del cavallo, entrambe rivolte in su e come colpite da un’apparizione
celeste, dubita in ultima analisi che il focoso studio al carboncino, — per quanto inteso con
analogo spirito — si riferisca al quadro della battaglia o accenni più facilmente al concetto di
Fig. 9 — Tiziano (Copia da): La Battaglia di Cadore. Firenze, Galleria degli Uffizi
(Fotografia Brami)
una Conversione di San Paolo, spesse volte rappresentata in simil modo, e che Tiziano
pure potrebbe avere meditato, non ostante non si conosca alcun quadro suo dall’accennato
soggetto.
Molti altri pensieri potranno suscitare fra gli studiosi dei disegni alcuni ottimi fogli di
maestri d’ oltremonte. Fra questi rammenteremo Rembrandt, per un suo schizzo geniale,
a penna e ombreggiato di seppia (un interno di camera con una donna seduta ad un tavolo)
inteso con efficaci effetti di chiaroscuro, — una avvenente ed affettuosa Madonna, che si
stringe al seno il Bambino, (a semplice penna), di Alberto Dùrer, e due bizzarrie del suo
degno allievo Hans von Kulmbach. Notevole quivi anzitutto il modo, da vero antico tedesco,
con cui l’artista si studiò d’interpretare le avventure lacrimose contenute nel mito di Orfeo