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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 10.1907

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Fasc. 2
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Ciaccio, Lisetta: Appunti intorno alla miniatura bolognese del secolo XIV: Pseudo Nicolò e Nicolò di Giacomo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24152#0144

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LISETTA CI ACCIO

essere per stile il piu vicino al nostro messale di San Pietro, noi riscontriamo, a parte le
molti affinità, notevoli punti di divergenza.

Nel missale l’impasto delle tinte è fatto con colori meno fini, le teste sono meno deli-

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Pseudo Nicolò: Archivio capitolare di San Pietro in Vaticano
Missale 63 B, c. 1 - (Fotografia Gargiolli)

catamente miniate, gli occhi sono più allungati e meno ombreggiati, mancano completamente
le grandi orecchie ad ansa, i nasi hanno punta meno aguzza, il panneggio è fatto come di

codice firmato da Nicolò della Biblioteca Estense di
Modena (Mss. XII, L, 8); a me non è riuscito rin-
tracciare la data citata; ma in ogni modo lo stile tardo
delle miniature che adornano il codice ci obbliga ad
escludere che quella data, se pur si trova nel mano-
scritto, possa riferirsi alla decorazione miniata di esso.

Gli stessi Carta e Malaguzzi-Valeri hanno pure citato
come opera attribuita a Nicolò da J. Nemvirth il
Mss. Ili, 7, 20 della Stiftsbibliothek di St. Florian
in Austria, eseguito fra il 1320 ed il 1342; senonchè in
realtà il Neuwirth, Italienìsche Bilderhandschriften in
òsterreichischen Klosterbiblìotheken, in Repertorium fur

Kunstwisse?ischaft, 1886, pag. 386 e 395, non dà punto
al nostro miniatore questo codice, ma si limita ad
attribuirlo alla scuola bolognese. Certamente è stata
fatta confusione fra questo manoscritto e l’altro della
stessa biblioteca (Mss., Ili, 6) pure descritto dal Neu-
wirth, firmato da Nicolò, ma senza indicazione di
data. Quanto all'Officium Mariae Virginis, datato 1439,
della biblioteca benedettina di Kremsmunster, soltanto
dubitativamente è stato supposto opera di Nicolò dallo
stesso Neuwirth (op. cit. pag. 397), cosicché non lo
si può accogliere con certezza nel novero delle opere
di Nicolo.
 
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