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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 10.1907

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Fasc. 2
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Ciaccio, Lisetta: Appunti intorno alla miniatura bolognese del secolo XIV: Pseudo Nicolò e Nicolò di Giacomo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24152#0149

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APPUNTI INTORNO ALLA MINIATURA BOLOGNESE DEL SEC. XIV

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stesso tipo di decorazione dell’intero foglio, costituita di una grande miniatura in alto della
pagina e di larghe striscie di fregio figurato occupanti gli spazi fra le colonne del testo e
quelle delle glosse, ed il margine inferiore della pagina, in uso sino dai primi decennii del
Trecento, nelle quali striscie sono contenute le più bizzarre e fresche scenette di genere. Il
naturalistico spirito d’osservazione del miniatore si rivela del resto anche nelle varie illu-
strazioni al testo giuridico, ad esempio nella miniatura rappresentante la vestizione di due
fanciulli, uno dei quali riluttante si aggrappa disperatamente alla madre, a c. 198 del Mss.
vat. lat. 1366; in un’altra ove si vede un chierico che seduto per terra mangia la minestra
soffiandovi sopra a c. 191 dello stesso codice ; nella celebrazione degli sponsali a c. 241 del
Mss. vat. lat. 1389, ove gli sposi durante la funzione religiosa appaiono coperti da uno

Pseudo Nicolò: Bologna,
Arch. di Stato. Matri-
cole della società elei To-
schi 1323-1456. Matrico-
la dei soci di porta Ra-
vennate

V

Pseudo Nicolò : Bologna,
Arch. di Stato. Matri-
cola della società dei To-
schi 1323-1456. Matrico-
la dei soci di porta di
Procolo

(Fotografia Lanzoni)

stesso manto; nelle scene di esecuzioni di giustizia a c. 3 del Mss. vat. lat. 1409 e c. 179
del 1430, in quelle di mercato a c. 183 del Mss. vat. lat. 1409, di caccia a c. 15v del
Mss. vat. lat. 1436, nella consacrazione di un cavaliere a c. 257 dello stesso. Nessun altro
miniatore bolognese del tempo offre altrettanto interesse per la freschezza e vivacità con cui
rende i costumi e lo spirito della vita dei suoi tempi.

Nel missale di San Pietro il miniatore si allontana più che in tutte le altre opere sue
dal tipo dell’ antica scuola bolognese, per accostarsi maggiormente a Nicolò nelle teste a
modellatura magra, naso aguzzo, forti rughe oblique agli angoli della bocca ; mentre anche
la maggior ricchezza delle composizioni decorative da una parte, e la minore accuratezza
nell’esecuzione dall’ altra, fanno pensare ad un periodo dell’operosità dell’ artista più tardo
che non quello in cui fu eseguita la maggior parte delle miniature dei codici vaticani, i quali
perciò in massima risultano anteriori agli anni 1346-1350, tempo in cui dovette essere ese-
guito il messale.
 
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