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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 10.1907

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Fasc. 3
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Wilpert, Joseph: L' Acheropita ossia l'immagine del Salvatore nella cappella del Sancta Sactorum, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24152#0215

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GIUSEPPE WILPERT

essa ha la destra alzata ed aperta e della sinistra fa letto alla guancia, — noto gesto di
lutto. Di contro sta, come sempre, appiè della croce, il discepolo diletto, al quale il Salvatore
moribondo affidò la Madre ; egli tiene con ambedue le mani il libro, ed è, non si sa proprio
perchè, in atto di correre. Al disopra dell’apostolo vola un angelo, di cui l’espressione ed
il gesto esprimono il dolore. Un tale angelo naturalmente non ha che fare con l’Annunziata ;
il suo posto è nelle scene della passione, dove, al tempo in cui fu eseguita la lamina, rare
volte manca. Non mancano neppure i simboli dei quattro Evangelisti, i quali parimente
sogliono accompagnare il Crocifisso. L’artista li ha rappresentati nell’alto in un ordine meno
usato : a sinistra Marco e Matteo, a destra Luca e Giovanni. Tutti sono nimbati ed alati,
tutti tengono il libro. Dal punto di vista iconografico il più notevole è Giovanni; egli ha
corpo umano con testa d’aquila ed è, come l’altra volta, rappresentato in corsa.

Dei due diaconi figurati al di sotto degli Evangelisti quello a destra è San Lorenzo,
ritto in piedi sulla graticola ; per conseguenza quello di contro dev’essere Santo Stefano.

Fig. io — Iscrizione d’Innocenzo .III

Entrambi hanno lo stesso atteggiamento : con la sinistra tengono il libro, mentre la destra
è alzata ed aperta; i piedi sono nudi. Nel loro abito liturgico il particolare più importante
è il modo onde portano la stola. La portano intorno al collo, lasciandone cadere liberamente
le estremità sul dinanzi. Per quanto io so, la nostra lamina è il più antico monumento romano,
nel quale i diaconi portano la stola così. La presenza dei due diaconi nella lamina d’argento
si spiega col fatto che Lorenzo è il patrono della cappella. Dove il diacono romano si trova
effigiato, quello di Gerusalemme non può desiderarsi, ed è perciò che ritorna anche qui.

Rimangono ancora da descrivere quattro figure. Le due che stanno al di sotto della
Vergine e di San Giovanni sono i principi degli apostoli, che qui rappresentano il collegio
dei dodici. A destra si vede San Pietro riconoscibile alla chiave che tiene nella mano sinistra,
la destra spiegata sporge dal pallio indicando nell’alto il capo di Cristo, dove anche il suo
sguardo è rivolto. Quantunque la testa di San Paolo abbia un’ammaccatura, si vede chiara-
mente che il tipo è il tradizionale. Si potrebbe quindi riconoscere anche senza il suo riscontro.
 
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