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PIETRO TOESCA
forma una lettera con una edicoletta gotica entro cui rappresenta l’Adorazione dei Magi :
sta sul terrazzo dell’edicola un banditore con lunghissima tromba; a carte CCXXV verso
l’iniziale getta pei margini non steli fioriti, ma « oculi » ripieni di complicati trafori gotici.
Più raffinato tuttavia anche nelle invenzioni è 1’ altro miniatore che crediamo debbasi
identificare con maestro Salomone de’ Grassi.
Al salmo « Sicut cervus » (carte XIV verso) è opera sua una deliziosa iniziale formata
di corpi squamosi che si allungano pei margini recando foglie, losanghe stellanti e corolle
con talami d’oro. Nel fondo d’oro brunito si delinea un balzo verde sull’alto del quale un
cerbiatto fa capolino dal suo covo ; al basso, il cervo che si avvicina a dissetarsi al ruscello
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Fig. 6 — Milano, Biblioteca Trivnlziana
Cod. 2262, cc. CC
è toccato nelle agili membra con una finezza degna dei disegni di Giovannino de’ Grassi.
Si protendono intorno alle curve della lettera due angioletti vestiti di scarlatto e di lilla,
teneramente coloriti nelle ali.
E dall’architettura Salomone de’ Grassi trae i più nuovi motivi di ornamentazione. Ora
(carte LVIII) fa sorg'ere dalle iniziali sottili guglie gotiche; ora (carte LIX) entro il vano
d’una lettera tutto campeggiato di colore ocraceo incurva il grande risvolto di un’unica foglia
gotica rampante dalla cui cavità spuntano fiori : glorificazione, si potrebbe dire, delle forme
ornamentali di cui si andava rivestendo il Duomo ! E a carte CXCIX, ove sul fondo d’oro
è delicatamente miniata la figura di San Giovanni con dolci sfumature malvacee sulle vesti,
ove sui margini due steli recano candide rose dal talamo d’oro e alia un leggero angioletto,
l’iniziale ha una solida struttura architettonica.
PIETRO TOESCA
forma una lettera con una edicoletta gotica entro cui rappresenta l’Adorazione dei Magi :
sta sul terrazzo dell’edicola un banditore con lunghissima tromba; a carte CCXXV verso
l’iniziale getta pei margini non steli fioriti, ma « oculi » ripieni di complicati trafori gotici.
Più raffinato tuttavia anche nelle invenzioni è 1’ altro miniatore che crediamo debbasi
identificare con maestro Salomone de’ Grassi.
Al salmo « Sicut cervus » (carte XIV verso) è opera sua una deliziosa iniziale formata
di corpi squamosi che si allungano pei margini recando foglie, losanghe stellanti e corolle
con talami d’oro. Nel fondo d’oro brunito si delinea un balzo verde sull’alto del quale un
cerbiatto fa capolino dal suo covo ; al basso, il cervo che si avvicina a dissetarsi al ruscello
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Cod. 2262, cc. CC
è toccato nelle agili membra con una finezza degna dei disegni di Giovannino de’ Grassi.
Si protendono intorno alle curve della lettera due angioletti vestiti di scarlatto e di lilla,
teneramente coloriti nelle ali.
E dall’architettura Salomone de’ Grassi trae i più nuovi motivi di ornamentazione. Ora
(carte LVIII) fa sorg'ere dalle iniziali sottili guglie gotiche; ora (carte LIX) entro il vano
d’una lettera tutto campeggiato di colore ocraceo incurva il grande risvolto di un’unica foglia
gotica rampante dalla cui cavità spuntano fiori : glorificazione, si potrebbe dire, delle forme
ornamentali di cui si andava rivestendo il Duomo ! E a carte CXCIX, ove sul fondo d’oro
è delicatamente miniata la figura di San Giovanni con dolci sfumature malvacee sulle vesti,
ove sui margini due steli recano candide rose dal talamo d’oro e alia un leggero angioletto,
l’iniziale ha una solida struttura architettonica.