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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 10.1907

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Fasc. 3
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Cronaca
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https://doi.org/10.11588/diglit.24152#0272

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CRONACA

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umbre ed affini, fra cui una mostra di Matteo di Gualdo;
nella settima, le opere del Mezzastris e di Bernardino
di Mariotto e le opere di oreficeria; nell’ottava e nona,
una mostra fotografica e bibliografica; nella decima (il
salone della Biblioteca) si sono raccolte le opere de’
più illustri pittori della scuola umbra, Fiorenzo di
Lorenzo, Pinturicchio, Perugino, lo Spagna: le cera-
miche dalle primitive alle splendide di Gubbio e di
Deruta occupano le due ultime sale. Nella sala che
precede la Pinacoteca sono esposti corali e stoffe. E
in quest’occasione la Pinacoteca è stata riordinata.

II 27 aprile p. p. si è inaugurata a Venezia
la VII Esposizione internazionale d’arte moderna:
questa supera di gran lunga, secondo l’unanime con-
senso, tutte le precedenti, ed è divenuta la più im-
portante per la scelta delle opere e la quantità delle
tendenze rappresentate, fra tutte le simili esposizioni
periodiche di Europa. Fra gli stranieri espositori più
insigni citiamo Roditi, Zorn, Meunier, Besnard, Sar-
gent, Lavery, Bianche, Cottet, Laszlo, Maliavine,
Boberg. Belgio, Austria, Russ:a hanno organizzato
mostre speciali, che rappresentano il meglio della loro
produzione. Una sala speciale detta de «L’Arte del
Sogno», contiene i prodotti internazionali di spiccata
tendenza spiritualistica e fantastica. E gli artisti ita-
liani si presentano in varie sale come aventi fatto
un bel passo nella loro innegabile ascensione : la mo-
stra collettiva di Cesare Laurenti, il grandioso e ma-
gnifico fregio del Sartorio, le opere del Mancini,
Majani, Romagnoli, ecc., ecc., ne sono una prova
eloquente.

II San Michele attribuito a Giambattista Dossi,

conservato sin qui nel Museo Civico di Reggio Emilia,
è stato assegnato alla R. Pinacoteca di Parma. Esso
fu allogato a Dosso Dossi (il quale si servì nell’ese-
guirlo in parecchie parti, e non in tutte, del fratello
Battista) nel 1534, e non nel 1524, come è stato sup-
posto dal prof. Testi nel Bollettino d’arte del Mini-
stero della pubblica istruzione (fase. IV). Il Campori
pubblicò già i documenti relativi (La cappella estense
del duomo di Modena, in Atti della R. Deputazione di
storia patria per le provincie dell’Emilia. Nuova serie,
voi. V, p. I).

Dall’antiquario Simonetti è stato acquistato per
la Galleria Borghese un bel busto marmoreo di vecchia
signora, opera del secolo xvn.

Per il Gabinetto dei disegni annesso alla Gal-

leria degli Uffizi sono stati acquistati dalla collezione
del barone Geymùller i tre noti quaderni di disegni,
un de’ quali tutto del Vignola, gli altri dei Sangallo,
di Bramante, di Fra Giocondo, ecc.

Il senatore Giovanni Barracco ha ceduto al
Governo la Maddalena di Piero di Cosimo, di grande
bellezza e che è certo un ritratto di donna fioren-
tina. Ora è stato collocato nella Galleria Nazionale a
palazzo Corsini in Roma.

Per la Pinacoteca di Napoli sono stati acqui-
stati ventitré bozzetti del De Mura rappresentanti
grandi decorazioni esistenti presso gli Ospedali di Na-
poli. Il ritiatto del loro autore è stato acquistato per
la collezione degli autoritratti degli Uffizii.

Il principe Ruffo ha ceduto al Governo un
quadro di Jacopo Bussano di una grande intensità
di colorito, e provvisto di una magnifica cornice del
Barili senese.

Per incoraggiare il Governo a formare un primo
gran nucleo d’un museo medioevale romano si è dalla
Commissione centrale per le Belle Arti approvata la
proposta di acquisto degli oggetti d’arte di proprietà
degli Ospedali riuniti di Roma.

La stessa Commissione ha avversato la pro-
posta di completamento della facciata della chiesa di
di S. Martino a Lucca.

La R. Accademia di Belle Arti in Milano ha

votato una giusta e vibratissima protesta contro la
trasformazione della facciata del Duomo, deplorando
che conflitti amministrativi abbiano trascinato fuori del
campo storico e artistico la questione della Facciata.
Ma, a dispetto di tutti, ci si dice che i lavori conti-
nuano.

Nella cerchia della Casa di Augusto sul Pa-
latino è stata scoperta, per merito di Alfonso Bar-
toli, la cappella di San Cesario in Palatio, del se-
colo iv, sulle cui mura ancora sono conservati avanzi
di pitture. Ci ripromettiamo di dare ne IJ Arte ampio
resoconto della scoperta. E’ noto che già il Du-
chesne aveva indicato il luogo preciso di San Ce-
sario in Palatio a proposito delle notizie tratte dal
Liber poutijìcalis, correggendo l’antica confusione tra
questo e l’altro S. Cesario presso le Terme di Diocle-
ziano.

II 26 maggio avrà luogo ad Ascoli Piceno l’inau-
gurazione della mostra sacconiana, con un discorso
di Corrado Ricci.

L'Arte. X, 30.
 
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