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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 10.1907

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Fasc. 4
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Wilpert, Joseph: L' Acheropita ossia l'immagine del Salvatore nella cappella del Sancta Sanctorum, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24152#0300

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2ÓO

GIUSEPPE WILPERT

rassomigliano ; quella di mezzo porta il titolo con la scritta I N R I. Cristo è già morto ;
dal costato esce sangue ed acqua. I due ladroni hanno ancora gli occhi aperti: il cattivo
è barbato, l’altro imberbe e nimbato. Fra i colori meno danneggiati, domina l’azzurro
carico; esso non empie soltanto il fondo, ma si mostra anche in alcuni abiti, perfino sull’elmo
del cavaliere. Il giallo-oro fu adoperato per i nimbi, il bruno per le croci, il verde per il
suolo e per alcuni abiti.

La incoronazione di Maria si compie in presenza di tre Serafini. Nostro Signore tiene
con ambe le mani la corona, che la Vergine riceve col capo inchinato e con le mani incro-
ciate sul petto. Ambedue siedono sopra un unico trono di cui sono indicati soltanto i fianchi
e il cuscino ornato di galloni e di nappe. I loro piedi posano sul globo. I Serafini hanno le
ali verdi, rosse e giallo-oro; giallo-oro erano pure i nimbi, la corona ed il cuscino; azzurro-
scuro l’abito della Madonna e verde il globo.

Come è noto le rappresentazioni dell’atto della Incoronazione non rimontano se non al
medio evo adulto. Quelle anteriori, con le quali si arriva fino al tempo di San Sisto III (432-440),
suppongono la incoronazione già avvenuta, mostrando la Vergine con la corona in capo.1

r ig. 30 — Coronazione di Maria

L’interno dei tre medaglioni era riempito di carta. Nella speranza di trovarvi dello
scritto, e magari qualche data, li feci aprire dall’orefice. Le mie speranze non furono vane,
la maggior parte dei pezzi di carta è scritta. Uno è per noi di capitale importanza, poiché
offre la data 1385, la quale ci permette di completare il numero MCCCLXX... che si legge
in un altro pezzo. Quest’ultimo, in cui si è conservato un maggior numero di parole, ripro-
duciamo alla fig. 31 nella grandezza del vero.

Il frammento ci dà l’intestazione di un quaderno contenente, come risulta dagli altri
pezzi, un inventario della Floreria pontificia, cominciato il 16 giugno del detto anno 1385.
Eccone il testo :

(Anno) MCCCLXXXi V).

(In) nome di Dio amen2... in questo quad(er)n(o)...

... (registreremo tutte le cose che ssono nelle pontificie) [stanze...]

...de stano 3 a di XVI di giugno e preghiamo idio...

... stia madre madonna santa maria che [ci diano ••.(?)]

... buono guadagno p(er) l’anima e p(er) lo corpo in [questa e nell'altra vita (?)]

1 Vedi Wilpert, Beitràge zur christl. Ardiàologie 1 Questo si legge pure nel frammento con 1375.
in Rum. Quartalschr., 1905, p. 191 seg. 1 Cioè di quest’anno,
 
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