3°ó
MISCELLANEA
stampato del Gualdi inserito nel codice casanatense
n. 1327, dal quale sappiamo che il progetto fu di fatto
eseguito, che autore ne fu il Gualdi stesso e commit-
tente il cardinale Francesco Barberini. * 1 1 Quanto a
lungo durasse il monumento, così restaurato, nel por-
Nè l’aver ritrovato un disegno di uno dei suoi stati
di maggiore integrità ha permesso di rintracciare le
parti, cioè il baldacchino coll’antica iscrizione 1 e le
quattro colonnine tortili che lo sostenevano, non po-
tendo ritenersi tali quelle che sono^all’altare della
Fig. 2 — Monumento Adam. Roma, Santa Cecilia
tico della chiesa, non ci è noto. Oggi esso è dove e
quale lo collocò lo Sfondrato nel 1591.
stolese, per esser posto l’uno alla sinistra, et l’altro alla destra
mano nell’intrar dentro la Chiesa. Fece dunque il Card. S. Cecilia
levare come si crede per i sudetti rispetti le quattro colonne supe-
riori, che regeva il coperchio a modo di Baldacchino, come nel
presente disegno fo’ apparire, conforme l’uso di quei tempi. Et
nella moderna base del monumento fece riportare l’inscrittione
cavata da i soprascritti 4 versi, che si conservano in caractere lon-
gobardo d’intorno al med." coperchio di che si tratta. Riferisce il
scarpellino haverlo compro al giardino de’ Ludovisi assieme con
un pillo, che li serviva di coperchio, come facilmente potrebbe
ritornare al medesimo uso senza curare sia letto la memoria di si
celebre Cardinale creato da Urbano VI con non poco scandalo de
Tramontani, e d’altri che li possano cascar nella mente, come ha
fatto S. Em." che il rimanente del monumento sia stato levato
facendone S. Em." dono alle Moniche, le quali si ritrovano in quel
lor cortile quattro colonne di granito mal trattato, ma molto al
proposito per regger d." coperchio con far reponerlo in un fianco
del Portico in isolato rispetto di poter legere li 4 versi d'intorno.
Crederò che S. E. honorandomi d’incaricarmi la mente sua com-
mendata da tutti gli Antiquari che si debbano conservare simili
memorie ecclesiastiche con la debita decentia sarà accomodato con-
forme la sua approvata sodisfatione ».
1 « Essendo stato, alcuni anni sono, venduto il detto coperchio,
e trasportato altrove ; il Sig. Cardinale Francesco Barberini....
ordinò a me Cavalier Gualdi, che lo ricomprassi ; come feci : e volle
che fusse riportato sotto ’l porticale di questa Chiesa.... Si può
dunque al presente vedere nell’istesso portico, alzato, e posto in
isola, per sodisfare alla curiosità di chi vorrà leggere essa antica
Inscrizzione nel marmo stesso» (Delle memorie sepolcrali, cap. I:
cod. Cas. n. 1327).
Cappella detta del bagno, troppo tortili e a mosaico. 2
Ma il disegno è sufficiente per ricostruirci il monu-
mento idealmente quasi per intero, riducendo in tal
modo a ben poco l’opera della nostra immaginazione.
Quando il Sacconi trovò nel monastero di Santa
Cecilia quattro angioli portacandelabri e una Madonna
che ritenne indubbie parti del monumento Adam, si
incitò a ricostruire il monumento che avrebbe dovuto
fare riscontro al monumento Forteguerri, da poco
felicemente ricomposto. Le quattro statue degli angioli
inginocchiati, si diceva, « dovevano star sopra alle
quattro colonnine a spirale adornanti gli spigoli del. . .
sarcofago ».3
Ora, che quelle statue appartenessero al sepolcro
Adam è molto probabile: per essere il loro marmo
lo stesso del lembo del lenzuolo funebre che scende
da sotto il capo del cardinale, per l’accenno nella
relazione del progetto ad un « rimanente del monu-
mento » di cui si fece «dono alle Moniche», più di
1 L’iscrizione, come la riporta il foglio Barberini, è la stessa del
Ciacconio, ma dà della morte del cardinale un’altra data (data che
diversifica anche da quella dell’epitafio moderno), il settembre
del 1397.
2 Troppo tortili male avrebbero sostenuto il rilevante peso, e
a mosaico (possibile, del resto, a trovarsi sulla fine del Trecento)
avrebbero disarmonizzato colle altre parti, nessuna a mosaico.
3 Archivio storico dell’Arte, IV, pag. 310.
MISCELLANEA
stampato del Gualdi inserito nel codice casanatense
n. 1327, dal quale sappiamo che il progetto fu di fatto
eseguito, che autore ne fu il Gualdi stesso e commit-
tente il cardinale Francesco Barberini. * 1 1 Quanto a
lungo durasse il monumento, così restaurato, nel por-
Nè l’aver ritrovato un disegno di uno dei suoi stati
di maggiore integrità ha permesso di rintracciare le
parti, cioè il baldacchino coll’antica iscrizione 1 e le
quattro colonnine tortili che lo sostenevano, non po-
tendo ritenersi tali quelle che sono^all’altare della
Fig. 2 — Monumento Adam. Roma, Santa Cecilia
tico della chiesa, non ci è noto. Oggi esso è dove e
quale lo collocò lo Sfondrato nel 1591.
stolese, per esser posto l’uno alla sinistra, et l’altro alla destra
mano nell’intrar dentro la Chiesa. Fece dunque il Card. S. Cecilia
levare come si crede per i sudetti rispetti le quattro colonne supe-
riori, che regeva il coperchio a modo di Baldacchino, come nel
presente disegno fo’ apparire, conforme l’uso di quei tempi. Et
nella moderna base del monumento fece riportare l’inscrittione
cavata da i soprascritti 4 versi, che si conservano in caractere lon-
gobardo d’intorno al med." coperchio di che si tratta. Riferisce il
scarpellino haverlo compro al giardino de’ Ludovisi assieme con
un pillo, che li serviva di coperchio, come facilmente potrebbe
ritornare al medesimo uso senza curare sia letto la memoria di si
celebre Cardinale creato da Urbano VI con non poco scandalo de
Tramontani, e d’altri che li possano cascar nella mente, come ha
fatto S. Em." che il rimanente del monumento sia stato levato
facendone S. Em." dono alle Moniche, le quali si ritrovano in quel
lor cortile quattro colonne di granito mal trattato, ma molto al
proposito per regger d." coperchio con far reponerlo in un fianco
del Portico in isolato rispetto di poter legere li 4 versi d'intorno.
Crederò che S. E. honorandomi d’incaricarmi la mente sua com-
mendata da tutti gli Antiquari che si debbano conservare simili
memorie ecclesiastiche con la debita decentia sarà accomodato con-
forme la sua approvata sodisfatione ».
1 « Essendo stato, alcuni anni sono, venduto il detto coperchio,
e trasportato altrove ; il Sig. Cardinale Francesco Barberini....
ordinò a me Cavalier Gualdi, che lo ricomprassi ; come feci : e volle
che fusse riportato sotto ’l porticale di questa Chiesa.... Si può
dunque al presente vedere nell’istesso portico, alzato, e posto in
isola, per sodisfare alla curiosità di chi vorrà leggere essa antica
Inscrizzione nel marmo stesso» (Delle memorie sepolcrali, cap. I:
cod. Cas. n. 1327).
Cappella detta del bagno, troppo tortili e a mosaico. 2
Ma il disegno è sufficiente per ricostruirci il monu-
mento idealmente quasi per intero, riducendo in tal
modo a ben poco l’opera della nostra immaginazione.
Quando il Sacconi trovò nel monastero di Santa
Cecilia quattro angioli portacandelabri e una Madonna
che ritenne indubbie parti del monumento Adam, si
incitò a ricostruire il monumento che avrebbe dovuto
fare riscontro al monumento Forteguerri, da poco
felicemente ricomposto. Le quattro statue degli angioli
inginocchiati, si diceva, « dovevano star sopra alle
quattro colonnine a spirale adornanti gli spigoli del. . .
sarcofago ».3
Ora, che quelle statue appartenessero al sepolcro
Adam è molto probabile: per essere il loro marmo
lo stesso del lembo del lenzuolo funebre che scende
da sotto il capo del cardinale, per l’accenno nella
relazione del progetto ad un « rimanente del monu-
mento » di cui si fece «dono alle Moniche», più di
1 L’iscrizione, come la riporta il foglio Barberini, è la stessa del
Ciacconio, ma dà della morte del cardinale un’altra data (data che
diversifica anche da quella dell’epitafio moderno), il settembre
del 1397.
2 Troppo tortili male avrebbero sostenuto il rilevante peso, e
a mosaico (possibile, del resto, a trovarsi sulla fine del Trecento)
avrebbero disarmonizzato colle altre parti, nessuna a mosaico.
3 Archivio storico dell’Arte, IV, pag. 310.