ó 2
MARIO BALASSI
PITTORE.
egolata efattezza , originata dal giuflois—ss?
defiderio di operare con grazia ed armo- B^'S°SI
nia , fu la principale avvertenza , che de-
terminale d’ olfervare in ogni fuo lavoro
lo ftimatilfimo artefice Mario Balassi ;
ma indi prelfo al terminar de’ fuoi giorni ,
ingannato dalla fallace novità di Itranoca-
priccio , malaccorto azzardofli a mutare
1’ antica maniera , deformando in pruova
più belle pitture , che fatte giammai avef-
fe , col ritoccarle in uno Itile non fuo , e affatto fconvenevole
e ammanierato .
11 natale di Mario feguì nella noltra città di Firenze 1’ an-
no 1604. ; e ficcome egli di propria volontà ancor fanciullo
s’ eleffe di ftudiare 1’ arte della pittura ; così in effa gli fu con-
ceduto da’ fuoi 1’ attendervi fotto la direzione prima , d’ Iacopo
Ligozzi (•) , poi del Roffelli < =*) . Frequentò Mario la (cuoia
del Roffelli fino all’ età di diciott’ anni ; nel qual tempo oc-
correndo al Rallignano (?) il provvederfi di un giovane inol-
trato nell’ arte , col confenfo del medefimo Roflelli fcelfe lo
fpiritcfo Balalli , come attiffimo ad efeguire quanto faceagli
d’ uopo .
Uniformatoli adunque Mario ben predo allo Itile del nuo-
vo maeftro , diedegli occafione di rimaner foddisfattilfimo del-
1’ attenzione nell’ imitarlo , e della prontezza nell’ obbedirlo ;
ficchè di lui oramai fidavafi nel ridurre in proporzion natura-
le i proprj penlieri , che accennar foleva in piccola forma .
Abbozzavagli inoltre il Balalli la maggior parte delle tele ,
che indi il Palfignano terminava ; laonde per tali aiuti , che
ro-
di ciò alcune
(1) V. le notizie del Lìgo^ì nel VoL I. di quella Se- (2) Di quello pittore, v. il Baldìnucci ece.
rie alla pag. 197. (5) V. nel VoL il. di quella Serie alla pag. 31.
MARIO BALASSI
PITTORE.
egolata efattezza , originata dal giuflois—ss?
defiderio di operare con grazia ed armo- B^'S°SI
nia , fu la principale avvertenza , che de-
terminale d’ olfervare in ogni fuo lavoro
lo ftimatilfimo artefice Mario Balassi ;
ma indi prelfo al terminar de’ fuoi giorni ,
ingannato dalla fallace novità di Itranoca-
priccio , malaccorto azzardofli a mutare
1’ antica maniera , deformando in pruova
più belle pitture , che fatte giammai avef-
fe , col ritoccarle in uno Itile non fuo , e affatto fconvenevole
e ammanierato .
11 natale di Mario feguì nella noltra città di Firenze 1’ an-
no 1604. ; e ficcome egli di propria volontà ancor fanciullo
s’ eleffe di ftudiare 1’ arte della pittura ; così in effa gli fu con-
ceduto da’ fuoi 1’ attendervi fotto la direzione prima , d’ Iacopo
Ligozzi (•) , poi del Roffelli < =*) . Frequentò Mario la (cuoia
del Roffelli fino all’ età di diciott’ anni ; nel qual tempo oc-
correndo al Rallignano (?) il provvederfi di un giovane inol-
trato nell’ arte , col confenfo del medefimo Roflelli fcelfe lo
fpiritcfo Balalli , come attiffimo ad efeguire quanto faceagli
d’ uopo .
Uniformatoli adunque Mario ben predo allo Itile del nuo-
vo maeftro , diedegli occafione di rimaner foddisfattilfimo del-
1’ attenzione nell’ imitarlo , e della prontezza nell’ obbedirlo ;
ficchè di lui oramai fidavafi nel ridurre in proporzion natura-
le i proprj penlieri , che accennar foleva in piccola forma .
Abbozzavagli inoltre il Balalli la maggior parte delle tele ,
che indi il Palfignano terminava ; laonde per tali aiuti , che
ro-
di ciò alcune
(1) V. le notizie del Lìgo^ì nel VoL I. di quella Se- (2) Di quello pittore, v. il Baldìnucci ece.
rie alla pag. 197. (5) V. nel VoL il. di quella Serie alla pag. 31.