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I P O L I T O
G A L A N T I N I
CAPPUCCINO
MINIATORE.
egui' il natale dell’infigne miniatore Ipo-T-a ;■?
T
lito Galantini nella noftra città di
CrALANTINI
Firenze il dì 31. di Gennaio dell’ anno
1627. Quelli ficcome da fanciullo inclina-
ti filmo naturalmente fentivafi alle cofe del
difegno ; così colla permiflìone de’ fuoi pa-
renti , prefe lezione per lungo tempo da
nn certo maeftro d’ ordinaria condizione , e
d’ infima abilità , incapace adunque di po-
terlo indirizzare nella ftrada de’ buoni precetti , che fon necefi-
fa rj per incamminarfi ad efercitar la pittura . Conofciuto però
da sè medefimo 1’ errore , gli fu duopo il rifarcire al danno
fofferto , coll’ ingegnarfi di variamente apprendere da diverfi
bravi profeffori quell’ ottime regole , che vedeva ufarfi nelle
loro fcuole , e che allora neceflarie conofceva per incamminarfi
profittevolmente nell’ arte .
Francatoli pertanto col fopraddetto metodo nella correzion
del fegnare , e nel maneggio de’ colori , dipinfe alcune divote
immagini , per dimoftrare la fua difpofizione e buon gufto ,
che femprepiù migliorato avrebbe , fe la pratica dell’ intrapre-
fo regolamento folle fiata da lui continovata . Al che s’ oppofe
la forte repugnanza , che il modello e divoto giovanetto inter-
namente provava nel dover converfare cogli altri ftudenti , af-
fuefatti a quella indecente libertà di parlare e di vivere , che
perlopiù molti di loro foglion pigliarli . E ciò cagionavagli in-
vero , unito al difpiacere dell’ animo , un grande impedimento
a profeguire gli ftudj ; ficchè egli , per evitare il maggior
Val. 111. Bb 2 dan-
I P O L I T O
G A L A N T I N I
CAPPUCCINO
MINIATORE.
egui' il natale dell’infigne miniatore Ipo-T-a ;■?
T
lito Galantini nella noftra città di
CrALANTINI
Firenze il dì 31. di Gennaio dell’ anno
1627. Quelli ficcome da fanciullo inclina-
ti filmo naturalmente fentivafi alle cofe del
difegno ; così colla permiflìone de’ fuoi pa-
renti , prefe lezione per lungo tempo da
nn certo maeftro d’ ordinaria condizione , e
d’ infima abilità , incapace adunque di po-
terlo indirizzare nella ftrada de’ buoni precetti , che fon necefi-
fa rj per incamminarfi ad efercitar la pittura . Conofciuto però
da sè medefimo 1’ errore , gli fu duopo il rifarcire al danno
fofferto , coll’ ingegnarfi di variamente apprendere da diverfi
bravi profeffori quell’ ottime regole , che vedeva ufarfi nelle
loro fcuole , e che allora neceflarie conofceva per incamminarfi
profittevolmente nell’ arte .
Francatoli pertanto col fopraddetto metodo nella correzion
del fegnare , e nel maneggio de’ colori , dipinfe alcune divote
immagini , per dimoftrare la fua difpofizione e buon gufto ,
che femprepiù migliorato avrebbe , fe la pratica dell’ intrapre-
fo regolamento folle fiata da lui continovata . Al che s’ oppofe
la forte repugnanza , che il modello e divoto giovanetto inter-
namente provava nel dover converfare cogli altri ftudenti , af-
fuefatti a quella indecente libertà di parlare e di vivere , che
perlopiù molti di loro foglion pigliarli . E ciò cagionavagli in-
vero , unito al difpiacere dell’ animo , un grande impedimento
a profeguire gli ftudj ; ficchè egli , per evitare il maggior
Val. 111. Bb 2 dan-