2op
CARLO CIGNANI
PITTORE.
E doti luminofe dello fpirito , e la perfetta
e pronta efecuzion de’ penfieri , rado s’in- gignani
contra , che coll’ avanzarfi 1’ etade , vigo-
rofe ed unite mantenganfi nell’ indefefla
continuazione delle ftudiofe applicazioni ;
dimanierachè feliciffimi e privilegiati po-
tranfi dir quelli , che ottennero in forte
di confervare , non tanto nella virilità ,
quanto eziandio nella vecchiezza , chiara e
feconda la mente , e difpofla altresì ed obbediente la mano
per nuove ed eleganti produzioni . Per uno di tali fortunati
uomini ci fi prefenta il rinomato pittore Carlo Cignani,
il quale fino all’ anno ottantafette del viver fuo dimoftrofli
nell’ operare fimile a sè fteffo , ideando fempre ed efeguendo i
fuoi eruditi foggetti colla medefima intelligenza , e colla viva-
cità di una macchia sì fattamente artificiofa di chiarofcuro ,
che forme rilevate , rotonde e vere ricevevàn da efla i fuoi di-
pinti ; ed oltracciò vaghezza , grandiofità , e naturalezza indi-
cibile .
Seguì il natale di Carlo nella città di Bologna il dì ly.
di Maggio dell’ anno 1628. , ed il padre fuo Pompeo Cignà-
ni , notaio di profeflione <■), iftradò da principio il piccolo fi-
gliuolo per le lettere . Offervando però , che più facilmente
adattavafi all’ applicazione di cofe appartenenti al difegno , le-
ccio , a feconda della di lui inclinazione , inftruire nella pro-
pria cala dal pittore Giovambatifta Cairo . L’ avanzamento , che
il giovanetto in breve tempo fece , elfendo oramai fuperiore
alla capacità di quel maeftro , fu d’ uopo , che Pompeo di
altro lo provvedere ; e quelli fu 1’ Albani (») .
Voi. III. • Dd Da-
(1) V. la nobil defcendenza della famiglia Cignani nel- Bologna Panno 1687. da Giovambatifta Rojft.
1’ Albero genealogico della medefima pubblicato in (2) Le notizie dell’ Albani v. nel Voi.il. alla pag. 167»
CARLO CIGNANI
PITTORE.
E doti luminofe dello fpirito , e la perfetta
e pronta efecuzion de’ penfieri , rado s’in- gignani
contra , che coll’ avanzarfi 1’ etade , vigo-
rofe ed unite mantenganfi nell’ indefefla
continuazione delle ftudiofe applicazioni ;
dimanierachè feliciffimi e privilegiati po-
tranfi dir quelli , che ottennero in forte
di confervare , non tanto nella virilità ,
quanto eziandio nella vecchiezza , chiara e
feconda la mente , e difpofla altresì ed obbediente la mano
per nuove ed eleganti produzioni . Per uno di tali fortunati
uomini ci fi prefenta il rinomato pittore Carlo Cignani,
il quale fino all’ anno ottantafette del viver fuo dimoftrofli
nell’ operare fimile a sè fteffo , ideando fempre ed efeguendo i
fuoi eruditi foggetti colla medefima intelligenza , e colla viva-
cità di una macchia sì fattamente artificiofa di chiarofcuro ,
che forme rilevate , rotonde e vere ricevevàn da efla i fuoi di-
pinti ; ed oltracciò vaghezza , grandiofità , e naturalezza indi-
cibile .
Seguì il natale di Carlo nella città di Bologna il dì ly.
di Maggio dell’ anno 1628. , ed il padre fuo Pompeo Cignà-
ni , notaio di profeflione <■), iftradò da principio il piccolo fi-
gliuolo per le lettere . Offervando però , che più facilmente
adattavafi all’ applicazione di cofe appartenenti al difegno , le-
ccio , a feconda della di lui inclinazione , inftruire nella pro-
pria cala dal pittore Giovambatifta Cairo . L’ avanzamento , che
il giovanetto in breve tempo fece , elfendo oramai fuperiore
alla capacità di quel maeftro , fu d’ uopo , che Pompeo di
altro lo provvedere ; e quelli fu 1’ Albani (») .
Voi. III. • Dd Da-
(1) V. la nobil defcendenza della famiglia Cignani nel- Bologna Panno 1687. da Giovambatifta Rojft.
1’ Albero genealogico della medefima pubblicato in (2) Le notizie dell’ Albani v. nel Voi.il. alla pag. 167»