BENEDETTA
GENNARI
PITTORE.
ipote materno e difcepolo del rinomatifli-1'—
uercino fu il valorolo pittore Bene- Gennari
detto Gennari, eh’ ebbe il natale ih
Cento 1’ anno 1633. , e la forte d’ edere
inftruito dal (uo amorevole zio . Pervenu-
to indi alla pratica de’ colori e de’ pen-
nelli , altrettanto profitto fece quanto era
il defiderio di bene operare , e di efatta-
mente affuefarfi nell’ imitazione dell’ accre-
ditato {bile del maeftro . E ciò con grande (Indio alla fine ot-
tenne ; ficcome lo dimoftrò anche nelle primizie delle fue in-
gegnofe produzioni ,
Lungo fpazio di tempo perlopiù impiegoflì ne’ lavori ,
ove il fuo zio operava ; poiché di elio più che d’ altri conten-
tavafi per 1’ efatta efecuzione , che dava a’ fuoi difegni , e per
la franchezza , che avea acquiftata nell’ impattargli a dovere la
prima macchia di un forte colorito ; ficchè anche nelle occa-
fioni , che porgevanfi al Quercino di doverfi trasferire altrove
a dipignere , fempre fervidi dell’ aiuto , e della compagnia di
Benedetto ; come nella vita del medetìmo più volte addi-
tofli ( « ) .
Dell’ opere di mano del Gennari efpofte al pubblico nella
città di Bologna li contano la bella figura del Sant’ Antonio di
Padova , eh’ ebbe luogo nella chiefa de’ Cappuccini : la tavola
colla Santa Rofa , nella chiefa di San Domenico ; e 1* altra
rapprefentante un Re in atto di efler battezzato da Sant’ An-
niano , che vedefi nella chiefa di San Giovanni in Monte . La
diligenza e lo ftudio , che il Gennari poneva ne’ fuoi dipinti,
gli
(1) V. nel Voi. il. di quella Serie alla pag. 241.
GENNARI
PITTORE.
ipote materno e difcepolo del rinomatifli-1'—
uercino fu il valorolo pittore Bene- Gennari
detto Gennari, eh’ ebbe il natale ih
Cento 1’ anno 1633. , e la forte d’ edere
inftruito dal (uo amorevole zio . Pervenu-
to indi alla pratica de’ colori e de’ pen-
nelli , altrettanto profitto fece quanto era
il defiderio di bene operare , e di efatta-
mente affuefarfi nell’ imitazione dell’ accre-
ditato {bile del maeftro . E ciò con grande (Indio alla fine ot-
tenne ; ficcome lo dimoftrò anche nelle primizie delle fue in-
gegnofe produzioni ,
Lungo fpazio di tempo perlopiù impiegoflì ne’ lavori ,
ove il fuo zio operava ; poiché di elio più che d’ altri conten-
tavafi per 1’ efatta efecuzione , che dava a’ fuoi difegni , e per
la franchezza , che avea acquiftata nell’ impattargli a dovere la
prima macchia di un forte colorito ; ficchè anche nelle occa-
fioni , che porgevanfi al Quercino di doverfi trasferire altrove
a dipignere , fempre fervidi dell’ aiuto , e della compagnia di
Benedetto ; come nella vita del medetìmo più volte addi-
tofli ( « ) .
Dell’ opere di mano del Gennari efpofte al pubblico nella
città di Bologna li contano la bella figura del Sant’ Antonio di
Padova , eh’ ebbe luogo nella chiefa de’ Cappuccini : la tavola
colla Santa Rofa , nella chiefa di San Domenico ; e 1* altra
rapprefentante un Re in atto di efler battezzato da Sant’ An-
niano , che vedefi nella chiefa di San Giovanni in Monte . La
diligenza e lo ftudio , che il Gennari poneva ne’ fuoi dipinti,
gli
(1) V. nel Voi. il. di quella Serie alla pag. 241.